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DAddio ossa rotte. Una superpillola antifratture, da ingerire ogni 3 o 4 mesi (invece che tutti i giorni), garantirà infatti un'adeguata assunzione di vitamina D. Un gruppo di ricercatori italiani dell'università di Roma La Sapienza ha scoperto che attraverso questo medicinale il rischio di fratture, soprattutto per soggetti più deboli, come gli anziani, sarà meno elevato.

Per gli scienziati che hanno effettuato lo studio, guidati da Salvatore Minisola, presidente del Siommms (Società Italiana dell'osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie delleo scheletro), l'assunzione di questa pillola è sufficiente per determinare un aumento di livelli di vitamina D. La ricerca è stata condotta du un doppio campione: da un lato un gruppo di donne anziane gravemente carenti di vitamina; dall'altro un gruppo di giovani con deficit dovuti a scarsa esposizione al sola. I risultati sono stati efficaci in entrambi i casi. Il vecchio detto, dunque, sembra essere valido anche sta volta: meglio prevenire che curare.


Fonte: Avvenire del 31-08-2010