Leggere un libro è gesto tutt'altro che scontato per chi ha una disabilità visiva che compromette una normale fruizione del testo cartaceo. I percorsi sono spesso lunghi e frammentari e spesso si scontrano con l'annosa questione dei diritti d'autore. Ma a raccogliere le richieste del milione e mezzo di italiani che devono fare i conti con una menomazione visiva, ci ha pensato l'Associazione Italiana degli Editori, che con la collaborazione dell'Uic e il finanziamento ministeriale di 2 milioni e 750 mila euro ha avviato il progetto LIA.
Dopo una prima fase di analisi con cui si cercherà di inquadrare le esigenze a cui rispondere e le vie per farlo, si passerà a un secondo step che nel giro di un paio d'anni dovrebbe rivoluzionare il complesso rapporto tra disabilità visiva e libri, creando un unico punto di raccolta delle richieste e del materiale disponibile nei diversi formati.
I libri in uscita, dalla saggistica alla narrativa italiana e straniera verranno caricati infatti su in formato digitale su una piattaforma dedicata, che raccoglierà anche le richieste degli utenti che vogliano fruire dei testi in formato braille o con stampe a grandi caratteri. Il tutto rispettando i diritti d'autore e tutelando il diritto dei disabili visivi di accedere alle nuove pubblicazioni - promettono dalla AIE - in tempo reale.
Fonte: Volontariamo.com