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microscopioUna delle domande più frequenti dei pazienti, soprattutto quelli posti di fronte a malattie gravi o rare, è: c’è qualche sperimentazione da provare? La risposta finale, con la valutazione caso per caso, deve sempre passare attraverso la struttura elo specialista di riferimento che segue il paziente ma oggi, per orientarsi in un mondo complesso, un aiuto viene dalle maggiore autorità italiana in campo farmacologico. L’Aifa ‑¬â€˜ Agenzia Italiana del Farmaco ha infatti aperto a fine dicembre il Portale della Ricerca Clinica sui Farmaci (PRC).  Il portale è tutto dedicato alle sperimentazioni che si conducono in Italia, alle norme e ai princìpi che regolano la ricerca e ad ogni possibile novità che possa riguardare il campo della sperimentazione. Il servizio sarà probabilmente più utilizzato dal pubblico è il motore di ricerca degli studi clinici: basta inserire il nome di una malattia nella barra e ciccare su cerca per avere una lista ben costruita delle sperimentazioni, dove viene anche indicato se c’è ancora possibilità di arruolamento. Ciccando poi su dettagli è possibile vedere di che studio si tratta, quanti saranno i partecipanti, quanti i centri che aderiscono e tutti i criteri per l'arruolamento: nella maggior parte dei casi si trova anche l’elenco dei centri partecipanti con tanto di responsabile clinico della sperimentazione. L’obiettivo di questa iniziativa è aumentare la trasparenza e le conoscenze sulla ricerca clinica farmacologia rendendo maggiormente consapevoli i pazienti e l’opinione pubblica ma anche facilitando il lavoro della comunità scientifica. Si tratta di due direzioni differenti tanto che il portate è suddiviso in un’area di consultazione pubblica e una invece riservata agli operatori professionali che si chiama Osservatorio Nazionale della sperimentazione clinica ed ha un relativo registro degli studi dell’osservatorio.   
Nell’area destinata alla libera consultazione si possono trovare i protocolli delle sperimentazioni cliniche condotte in Italia a partire dal 2004 che sono stati forniti dai promotori degli studi. Ci sono anche le norme che regolano la sperimentazione e i principali documenti nazionali ed internazionali di riferimento. Tra questi la Dichiarazione di Helsinki e la Convenzione di Oviedo
L’area riservata invece è accessibile a organismi pubblici responsabili della valutazione dei protocolli (Comitati Etici, Autorità Competente) e alle organizzazioni responsabili della gestione, avvio ed eventuale finanziamento degli studi (Promotori e organizzazioni delegate dai Promotori). L'area riservata è accessibile agli Le Regioni e Province autonome, tramite gli Assessorati alla Sanità hanno accesso in consultazione alle ricerche che si svolgono nel territorio di competenza.


Fonte: OsservatorioMalattieRare.it