E’ notizia di ieri, infatti, che anche la storica Mattel ha annunciato l’arrivo di una Barbie su sedia a rotelle e una con protesi alle gambe. Alla Mattel hanno inoltre pensato anche all’accessibilità e al concetto di barriere architettoniche, prevedendo, nella confezione del modello in carrozzina, anche una rampa che permetterà alla Barbie di entrare e uscire dalla sua Dream House. La bambola uscirà a giugno 2019 e verrà venduta negli USA a circa 20 dollari.
La disabilità, dunque, finalmente è rappresentata come una delle molte condizioni possibili anche nel vasto assortimento della bamola più celebre del pianeta. La Mattel ha peraltro iniziato non da oggi un percorso di “avvicinamento alla realtà” della rappresentazione della bambole, staccandola via via dal canone di perfezione al quale eravamo abituati: già tre anni fa erano state realizzate delle Barbie meno perfette nelle forme e meno filiformi, struccate e dalla statura più bassa. In una parola: più reali.
La scelta della Mattel fa seguito a quella della Lego che tre anni fa aveva incluso degli omini con disabilità nel set LEGO City, venendo incontro a una sempre più forte richiesta “dal basso” di rappresentazione delle diverse normalità, spinta anche da campagne come quella denominata #ToyLikeMe.
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