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La Regione Basilicata ha approvato una delibera con la quale si prevede l’erogazione di un contributo mensile di 500 euro ai cittadini residenti che in prima persona o tramite l’impiego a titolo oneroso di collaboratori, prestano cura e assistenza domiciliare a componenti del proprio nucleo familiare con disabilità gravissima.
Per il triennio 2018-2020 la Regione Basilicata ha stanziato 3,6 milioni di euro a valere sulla voce “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” del bilancio pluriennale dell’ente.

L’iniziativa, si precisa nel comunicato, è aggiuntiva e complementare rispetto agli interventi già in essere del servizio sanitario, ed è stata istituita per riconoscere il lavoro di assistenza domiciliare a persone, in prevalenza donne, che scelgono di restare accanto ai propri cari, spesso rinunciando a un impiego diverso e trascurando ambiti importanti della propria sfera personale. "Ci sembra un gesto di civiltà, oltre che di giustizia sociale. Questa misura – ha dichiarato la vicepresidente e assessore alle Politiche per la persona della Regione Basilicata, Flavia Francioni si somma ad altre messe in campo dalla Regione a supporto di familiari e pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica e in stato vegetativo o di minima coscienza. Programmi di questo di tipo rendono possibile la presa in carico globale della persona e del suo nucleo familiare anagrafico, attraverso un Piano di assistenza individualizzato costruito dai servizi sociali comunali e dalle Unità di valutazione multidimensionale e integrata dei bisogni riabilitativi dei Distretti sanitari con la collaborazione delle famiglie. Inoltre, in linea con la pianificazione regionale, favoriamo e rafforziamo la domiciliarità delle cure. È di pochi giorni fa la delibera di giunta che istituisce i Punti unici di accesso finalizzati all’erogazione di assistenza domiciliare integrata in diverse aree delle Basilicata. In questo modo andiamo a potenziare i servizi territoriali – conclude Franconi – ed evitiamo ai cittadini di compiere percorsi inadeguati che spesso rappresentano la principale causa di ospedalizzazioni improprie”.

A questa pagina la scheda con la specifica dei beneficiari dell’iniziativa.