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tappeto tattileSi può senz’altro dire che il Porto di Olbia si avvia a diventare un porto a dimensione di non vedenti, grazie anche all’ultimo intervento messo in atto per proseguire nell’opera di abbattimento delle barriere, già iniziata negli anni scorsi. La novità , dopo il 3% dei posti barca riservati a soggetti disabili o appartenenti alle categorie protette, è l’installazione di un percorso a terra con indicatori tattili per non vedenti, all'interno della stazione marittima di Olbia Isola Bianca.

Si tratta di un tappeto tattile, chiamato vettore, che si snoda attraverso gli sportelli delle biglietterie e i servizi igienici, collegando i due ingressi principali del porto. Grazie a questa particolare struttura, non vedenti e ipovedenti sono agevolati nel raggiungere la loro destinazione attraverso il senso tattilo - plantare e manuale (con l'ausilio del bastone), l'udito e il contrasto di luminosità .

Il progetto nasce dall’accoglimento del suggerimento che l’'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti fecero al Presidente Paolo Piro, sottolineando, prima ancora che la necessità di adeguare il porto di Olbia alle normative europee relativamente alla mobilità dei disabili, il diritto di ciascuno di fruire dei luoghi pubblici. Lo stesso Piro ha dichiarato la volontà di allargare il progetto anche agli scali di Golfo Aranci e Porto Torres, una volta che saranno portati a termine importanti interventi infrastrutturali di adeguamento.

A Isola Bianca quella della portualità accessibile è una sfida non nuova, considerata la presenza già in essere degli indicatori tattili a terra anche nel perimetro delle banchine e della  presenza, dal 2005, del servizio di portierato e degli uomini della security a disposizione dei passeggeri, specialmente quelli con difficoltà motorie.

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Fonte: AdnKronos del 19-07-2011