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brailleLa Confcommercio Ascom Bologna di nuovo in prima linea per favorire cultura d’impresa ‑¬â€˜ sottolinea il Direttore Giancarlo Tonelli ‑¬â€˜ grazie all’impegno e all’iniziativa della Federazione ristoranti provincia di Bologna sarà possibile accedere facilmente alla lettura dei menu anche in braille. Un semplice atto che, non solo dà però la concreta possibilità di favorire l’emancipazione socio culturale dei ciechi e degli ipovedenti, sensibilizzando l’opinione pubblica per perseguire questo obiettivo, ma nello stesso tempo dà una risposta concreta all’esigenza di noi imprenditori di €˜fare‑¬ per gli altri, impegnandosi nel sociale dedicandosi ad eventi di solidarietà di vario genere.

L’iniziativa LEGGIAMO IN BRAILLE è promossa dall’Istituto dei Ciechi €˜Francesco Cavazza‑¬ di Bologna, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione provinciale di Bologna, Associazione 0GK, in collaborazione con Confcommercio Ascom provincia di Bologna e Alce Nero Mielizia in occasione della giornata nazionale del Braille.

Il codice Braille è l’alfabeto che ha permesso ai ciechi di accedere alla lettura e alla scrittura. Ancora oggi l’alfabeto Braille, per chi non vede, è uno strumento indispensabile ed insostituibile per poter accedere alla cultura, all’informazione e per una reale integrazione scolastica.

Al termine dell’iniziativa di presentazione svoltasti nei giorni scorsi sono stati consegnati i menu in Braille, offerti gratuitamente dall’Istituto Francesco Cavazza, ai ristoratori bolognesi che ne hanno fatto richiesta.

L’Istituto dei Ciechi €˜Francesco Cavazza‑¬ di Bologna, fondato nel 1881 a Bologna, ha assunto un ruolo fondamentale per i ciechi italiani che da oltre un secolo si sono formati e hanno studiato, grazie alla sua opera, raggiungendo i gradi più elevati nei campi dell’istruzione, del lavoro e della cultura. L’Istituto Cavazza, da sempre attento ai mutamenti sociali e al progresso tecnico e scientifico, ha modificato la propria fisionomia e la propria attività negli ultimi venti anni, per offrire ai ciechi italiani le migliori opportunità di formazione, di studio e di integrazione professionale.


Fonte: Bologna 2000.com