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La giornata nazionale è rivolta alle persone con grave cerebrolesione acquisita (Gca), ai loro familiari, ai politici che si trovano a programmare azioni specifiche, agli operatori dei servizi territoriali che devono gestirle.

Le persone che hanno subito un grave insulto cerebrale, la maggior parte in seguito a incidente stradale, e le loro famiglie si sono rese promotrici di questa giornata nazionale per dimostrare che molto si può fare per tornare a vivere ma va fatto subito partendo dalla riorganizzazione e specializzazione dell'esistente perché la vita continua e non può aspettare la ripresa economica.

La manifestazione, che si terrà oggi presso l' Hotel Alexander Palace Abano Terme (Pd) si propone di delineare possibili interventi di reinserimento sociale e lavorativo delle persone che hanno subito una grave Gca, in continuità con i percorsi riabilitativo‑¬â€˜sanitari. Solo in questo modo, dopo essere sopravvissuti a un serio incidente stradale, aver subito un grave trauma cranico e una lunga ospedalizzazione, diventa possibile riprogettare la propria vita e riconquistare un ruolo nuovamente attivo e riconosciuto all'interno della comunità .

Secondo l'Istat nel 2007 in Italia si sono verificati 230.871 incidenti stradali che hanno causato la morte di 5.131 persone, mentre 325.850 hanno subito lesioni di diversa gravità .

Per €˜grave cerebrolesione acquisita‑¬ (Gca) s’intende un danno cerebrale, dovuto a trauma cranio-encefalico in seguito a incidente stradale o ad altre cause (anossia cerebrale, emorragia, ecc.) tale da determinare una condizione di coma e menomazioni sensoriali, cognitive e/o comportamentali che comportano disabilità .

Nella maggior parte dei casi, dopo la fase di ospedalizzazione, permangono sequele che rendono necessari interventi di carattere sanitario e sociale a lungo termine, volti ad affrontare menomazioni e disabilità persistenti e difficoltà di reinserimento familiare, sociale, scolastico e lavorativo. Sono questi aspetti il più delle volte a provocare importanti cambiamenti dello stile e della qualità della vita sia del soggetto sia del nucleo familiare.

È stato ultimato un progetto dal tema €˜Per sapere dove bussare‑¬, finanziato dal Coge (comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato), che ha visto la collaborazione delle Associazioni di familiari e delle Unità Operative disabilità delle Ulss venete. Obiettivo la mappatura delle risorse e dei servizi specifici a favore delle persone con Gca nella Regione Veneto.
La ricerca ha messo chiaramente in evidenza una notevole insufficienza e disomogeneità nel territorio relativamente allo sviluppo dei servizi e delle strutture dedicati al reinserimento sociale e lavorativo delle persone con Gca.

Durante i lavori della giornata saranno resi noti i risultati del progetto oltre che distribuita una esaustiva guida degli stessi curata dalla cooperativa Easy dove lavorano parecchi ragazzi con esiti di trauma cranico che con il loro lavoro sono la dimostrazione vivente che anche dopo un grave insulto cerebrale è possibile farcela ma solo se la società tutta ti porge una mano: questa è una rete di servizi che funziona.

Per info:
http:// www.associazionitraumi.it

[Redazione]