La giornata, allo slogan di “Ti aiutiamo a vederci chiaro”, vuole porre l’accento sulla cura degli occhi, la prevenzione ma anche la riabilitazione visiva. E’ su queste tre leve che si deve focalizzare l’attenzione, sia per rispondere alle esigenze dei circa tre miliardi di persone nel mondo afflitte da gravi problemi oculari sia per limitare il numero di coloro che altrimenti nei prossimi anni perderanno la vista o diventeranno ipovedenti.
La stessa IAPB dà dei suggerimenti a tutti nella sua brochure scaricabile anche a proposito di prevenzione, ricordando che:
I sistemi sanitari nazionali sono incentrati quasi esclusivamente sulla cura, relegando la prevenzione a un ruolo marginale. La crescita del peso economico delle terapie farmacologiche e chirurgiche sul bilancio sanitario spinge sempre più a investire nella prevenzione primaria e secondaria per evitare l’insorgenza delle patologie oculari o per diagnosticarle e trattarle precocemente.
La prevenzione primaria: ha lo scopo di impedire che la malattia insorga. Si propone di agire nei confronti dell’ambiente e dell’uomo (sia a livello individuale che collettivo).
Si attua sul soggetto sano.
La prevenzione secondaria: si identifica con la diagnosi precoce. Si tratta di accertare la malattia nella fase in cui è ancora priva di sintomi. Può attuarsi a livello individuale o di massa (attraverso screening o check-up medici).
Si attua sul soggetto malato che non sa di esserlo.
La prevenzione terziaria: si identifica con la cura e la riabilitazione. Lo scopo è quello di limitare l’impatto della minorazione visiva sull’individuo.
Si attua sul soggetto malato che sa di esserlo.
Quando è opportuno sottoporsi a visita oculistica per una corretta prevenzione?
Se il soggetto è sano (escludendo, quindi, gli individui in cui è già stata diagnosticata una malattia oculare e coloro che sono a rischio per specifiche malattie oculari che, pertanto, devono sottoporsi ai controlli periodici) è importante una valutazione oculistica nei seguenti momenti:
• alla nascita, per escludere malformazioni o malattie congenite;
• intorno ai 3 anni, per valutare l’armonico sviluppo morfologico e funzionale visivo;
• durante la scuola dell’obbligo;
• prima dell’avviamento al lavoro;
• intorno ai quarant’anni, al momento dell’insorgenza della presbiopia;
• dopo i 50 anni, con frequenza regolare secondo le indicazioni dell’oculista.
Per conoscere le iniziative previste nella giornata mondiale della vista nella vostra città, visitate il sito: www.giornatamondialedellavista.it