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villaggioSorgerà alle porte di Venezia, più precisamente nella città di Mirano, un vero e proprio villaggio che ospiterà una comunità di famiglie solidali, di anziani in situazione di disagio, di persone con disabilità e in stato temporaneo di necessità . Si chiamerà €˜Villaggio solidale‑¬ e diventerà una realtà già entro la primavera del 2011, quando si prevede che sarà ultimato il primo lotto. Una volta completata tutta l’imponente struttura ‑¬â€˜ che occuperà 20 mila metri quadri di cui 5 mila edificati ‑¬â€˜ al suo interno vi risiederanno 80 persone, di cui 25-30 persone appartenenti a famiglie solidali, 25-30 con disabilità , 8-10 anziani in situazione di povertà , disagio o con figli disabili, 5-7 minori senza famiglia o con famiglia in difficoltà e infine 8-10 persone in stato di temporanea difficoltà . Il progetto, che sarà ultimato nella primavera del 2013, prevede 30 appartamenti di varie metrature e mille metri quadri di spazi aggregativi, come sala ristoro, palestra, sale per incontri, biblioteca, sala giochi per ragazzi, sala musica, laboratorio di falegnameria e bricolage, sala pittura. Promossa dalla Fondazione €˜Cav. Guido Gini‑¬, l’iniziativa costerà 5 milioni di euro, di cui 2,3 stanziati dalla stessa Fondazione e 1,58 dalla regione, mentre il finanziatore dei restanti 1,12 milioni non è stato ancora individuato.

€˜Il nostro intento ‑¬â€˜ spiegano i referenti della Fondazione ‑¬â€˜ è quello di costruire un villaggio integrato nel territorio, favorendo gli scambi tra chi vi abita e le persone dei quartieri limitrofi. La comunità di famiglie solidali infatti risiederà nel villaggio con un ruolo di stimolo per gli altri abitanti, al fine di creare un ambiente sereno nel quale i rapporti di vicinato siano anche rapporti di amicizia, di ascolto‑¬. Dal punto di vista operativo, le persone con disabilità vivranno in appartamenti insieme ad altri disabili, seguiti da operatori e volontari. La presenza di altre persone sensibili permetterà ai disabili e agli altri residenti di intessere relazioni più profonde rispetto a un semplice e formale rapporto di vicinato.
Soddisfatto del progetto si dice l’assessore veneto alle Politiche sociali Stefano Valdegamberi, che assicura un sostegno non solo economico ma anche sul piano dei valori: €˜Questo villaggio ‑¬â€˜ commenta ‑¬â€˜ è un’opportunità per creare un microcosmo in cui ci sia davvero una coesione sociale. In un momento di disgregazione e di perdita dei valori, questa iniziativa opera in senso inverso. Inoltre, questo modello combatte la ghettizzazione delle persone in difficoltà : oltre ai servizi di assistenza che saranno garantiti, il villaggio propone infatti un sistema di valori che finalmente considera la persona nella sua complessità e non, ad esempio, per la sua disabilità soltanto‑¬.


Fonte: Redattore Sociale