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TrimaranoUn trimarano di 7 metri e mezzo consentirà di trasportare sulle acque del Garda anche le persone con difficoltà motorie. È attraccato sul lungolago di Salò, pronto a iniziare la nuova avventura e navigare «senza barriere».
L'IDEA è venuta a un motoscafista (Mirco Cavagnera), che ha coinvolto l'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Bergamo (con la vicepresidente Manuela Cortinovis) e l'assessore comunale ai servizi sociali Bernardo Berardinelli. In pochi mesi questa lodevole idea è diventata realtà . Appassionato di nautica da diporto, da tempo Cavagnera voleva andare incontro a chi è costretto sulla sedia a rotelle, allestendo una barca accessibile a tutti. E ha pensato di realizzare questo progetto.
Spiega la Cortinovis sulla rivista Jolly: «È un progetto che ho ritenuto subito molto interessante. Perchè avrebbe dato a noi disabili una possibilità in più per provare l'emozione di solcare le magnifiche rotte del Garda, di condividere e apprezzare paesaggi unici. Cavagnera ha vinto la sua scommessa personale. Dopo molte difficoltà affrontate e superate, Salò è stata individuata come punto di imbarco e di stazionamento dell'imbarcazione, grazie all'amministrazione comunale, che si è dimostrata sensibile e collaborativa». I collaudi del trimarano sono stati completati in ottobre. I tecnici dell'Uildm hanno dato indicazioni per attrezzare lo spazio destinato ad accogliere alcune carrozzine, e posizionare le staffe di fissaggio, in modo da rendere sicura la navigazione panoramica. Ne è felice Berardinelli, assessore e presidente del Consozrio del Demanio. «È la prima iniziativa del genere sul Garda. Siamo contenti di avere messo a disposizione un ormeggio in una buona posizione». Cavagnera ha già allestito un sito internet (www.beeboatservice.it) per raccogliere informazioni e prenotazioni. Effettuerà escursioni per gruppi o famiglie, feste di compleanno, matrimoni, tour fotografici e naturalistici. Tra le proposte: il giro delle isole del Garda e di S.Biagio, la rocca di Manerba, villa Feltrinelli. Non c'è che l'imbarazzo della scelta.


Bresciaoggi del 10-04-2011