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donna con in mano una bandiera con scritto chiuso per scioperoE' una vera e propria battaglia, quella che i famigliari dei disabili gravi e gravissimi, riuniti nel Comitato 16 Novembre Onlus, hanno deciso di portare avanti per i loro cari. Dopo aver incassato la promessa di un incontro tra i tre ministri di Welfare, Finanza e Sanità con una sua delegazione, il Comitato, che protesta da mesi chiedendo al Governo risposte chiare su Fondo per la non autosufficienza e piano di riforma socio assistenziale, è pronto a misure estreme.

Nonostante l'impegno preso, prima dal Ministro Elsa Fornero, e poi dal Sottosegretario Polillo, niente incontro il 9 luglio, giorno in cui gli stessi si erano impegnati a riunire le parti per un confronto. A questo punto, scatta dunque la protesta pesante del Comitato, che promette il 10-11 e 12 luglio un presidio e uno sciopero della fame dei disabili gravi e gravissimi al Ministero economia e finanze a Roma, e uno al Palazzo della Regione Lazio il 13 luglio.

Queste le parole del Comitato 16 Novembre Onlus:

I grandi personaggi di questa storia, tre di loro, tre Ministri che tengono in mano la salute, lo stato sociale e il portafoglio delle nostre vite, non sono riusciti a trovarsi d'accordo per incontrarsi il 9 luglio!
Troppo impegnati, troppo stanchi?

Certo non siamo persone piacevoli e gradevoli agli occhi, ricordiamo troppo la fragilità umana, disturbiamo l'asettica sicurezza dei lunghi corridoi dei ministeri romani.
Difficile guardare di persona i segni devastanti della malattia, quando questa non chiede pietà , che nessuno rifiuterebbe, ma rispetto e dignità .

Così difficile da non poter sfuggire, anche perché questi malati non si accontentano di sorrisi compassionevoli e proclami di comprensione, non lasciano vie d'uscita, vogliono fatti !
Così il Ministro Elsa Fornero, il 17 aprile si trova costretta a pubblicare un suo preciso impegno, così il Sottosegretario Polillo, il 7 giugno, si trova costretto ad ammettere che è necessario mettere insieme tre Ministeri, distanti fra loro poche strade eppure incapaci di comunicare e lavorare insieme.

Meno difficile è disattendere gli impegni presi, tradire la parola data, quando l'imbarazzo provato davanti a malati in barella, davanti ai tubi delle tracheo o voci rauche si è allontanato come un sentimento fastidioso.
Allora l'impegno per una risposta dignitosa a richieste di dignità , diventa dichiarazione irragionevole su assicurazioni private, e l'impegno preso per una data precisa affoga in difficoltà di coordinazione dei tempi, viene disatteso e rimesso ad un futuro migliore.
È questa la serietà dei nostri politici, di queste persone "abili" che hanno in mano le nostre vite?

Noi, persone che di "abile" secondo un banale senso comune abbiamo ben poco, non saremmo mai capaci di tanta ipocrisia e disonestà morale.

Abbiamo capito bene che le parole, ed anche lo scritto, delle persone alle quali è affidato il destino di tutti noi valgono meno che niente.

Al contrario, queste stesse persone non hanno capito che le nostre, di parole, hanno un peso ed un valore indiscutibili: abbiamo detto che non ci fermeremo di fronte ai loro rifuti e questo faremo
Il giorno 9 luglio noi saremo lì, davanti al Ministero dell'Economia a denunciare l'ipocrisia e l'inaffidibilità di chi, massimi rappresentanti del nostro paese, prende impegni e non li onora.
E saremo lì con uno sciopero della fame, malati con tracheo, debilitati nel corpo ma non nella volontà di pretendere rispetto e dignità , per sé stessi ed i propri familiari, per chi non può parlare, per chi non ha più fiducia e speranza.

Ai tre Ministri una preghiera: se ci saranno vittime che nessuno esprima cordoglio!

La Presidente
Laura Flamini

Info:
Comitato 16 Novembre Onlus
http://www.comitato16novembre.org
comitato16novembre@gmail.com
http://comitato16novembre.blogspot.it


IN DISABILI.COM:

 

FONDO NON AUTOSUFFICIENZA: SE NON CI SARA' UN INCONTRO, PRONTI ALLO SCIOPERO DELLA FAME

I MALATI GRAVISSIMI ANCORA IN PIAZZA PER DIRE AL GOVERNO: NON DIMENTICATECI!

L'APPELLO DEI DISABILI GRAVI: MINISTRO FORNERO, CI ASCOLTI