L’autorizzazione del farmaco,a tutti gli effetti la prima e unica terapia approvata anti-VEGF (il fattore di crescita vascolare), in grado di migliorare la visione e la relativa qualità della vita nei pazienti con edema maculare diabetico, si è basata sui dati ottenuti in due studi clinici (Restore e Resolve) che hanno dimostrato, nei pazienti trattati con ranibizumab, un superiore, più rapido e costante nel tempo recupero dell’acuità visiva (pari almeno a 10 lettere, nel 50 per cento dei casi), rispetto all’attuale terapia di riferimento. «Effettivamente utilizzare ranibizumab intraocularmente nel paziente diabetico consente, quando è presente un edema maculare, di ridurlo in misura maggiore rispetto al gold standard , la fotocoagulazione laser. Sono in sperimentazione farmaci con caratteristiche analoghe a quelle di ranibizumab, con differenti modalità di somministrazione o di combinazione». L’indicazione nel trattamento dell’edema maculare diabetico,è registrata a livello Europeo.
Fonte: Il Giornale.it