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Il 70,4% dei cronici dimentica di assumere i farmaci, il 10,3% fa confusione

Due pillole al mattino, una compressa dopo pranzo, una bustina nel pomeriggio e gocce e pasticche prima di andare a dormire. Chi ha un anziano in casa sa quanto le giornate del propri caro siano spesso scandite dai momenti dell’assunzione dei medicinali, che in molti casi sono numerose.

Si tratta di una situazione che si rende necessaria per far fronte a più malattie o disturbi che in età avanzata si presentano contiguamente: siamo in presenza, si dice in gergo, di politerapie, ovvero terapie multiple.

istogramma su assunzione di farmaci degli anziani

ANZIANI E FARMACI – Quando le medicine da prendere sono molte, è stato rilevato come spesso le cure non vengano seguite dall’anziano in maniera corretta. Uno studio condotto dal Centro Studi di Economia Sanitaria di Senior Italia FederAnziani su 1.427 over 65 con ipertensione arteriosa ha infatti registrato una scarsa aderenza alla terapia dovuta a:

  • dimenticanza per il 70% dei casi (da ricordare che, nel campione considerato, chi assume più di 7 farmaci ha mediamente più di 75 anni)
  • confusione per il 10,3% (i farmaci sono troppi, si somigliano e sono difficilmente distinguibili)
    insufficiente coinvolgimento nel piano terapeutico nel 32,9% dei casi (con anche mancato rispetto delle indicazioni mediche).

tabella con dati su ADERENZA TERAPIA farmacologica ANZIANI
SOLUZIONI - Cosa si può fare, quindi, per diminuire questi numeri e ingenerare una partecipazione più aderente alla terapia, da parte degli anziani? Le risposte le hanno date loro stessi:

  • un ausilio anche tecnologico che ricordi di assumere i farmaci nel corretto orario per la dimenticanza
  • una riduzione del numero di compresse da assumere e possibilmente confezioni simili per farmaci della tessa area terapeutica  per la confusione
  • un monitoraggio infermieristico e medico costante del piano terapeutico, con coinvolgimento del paziente rispetto agli obiettivi  e possibili effetti indesiderati

Inoltre gli anziani chiedono pastiglie e farmaci contenenti più principi attivi, così da doverne ingerire solo una per poter coprire più aree terapeutiche (e ridurre il rischio di dimenticanze).


I COSTI DIRETTI E INDIRETTI
- Dimenticare una pastiglia potrebbe sembrare un “peccato veniale” ma può essere pericoloso: la ricerca indica in 194.500 i decessi ogni anno in Europa  imputabili  a mancata aderenza alla terapia. Oltre ai fondamentali costi umani, la stessa ha anche costi sanitari, diretti ed indiretti, che raggiungono e superano i 120.000 euro l’anno.  In Italia il risparmio ottenibile raggiungendo l’80% dell’aderenza ai programmi terapeutici nelle patologie croniche è stimato  dal Centro Studi di Economia  Sanitaria di Senior Italia FederAnziani in 11,4 miliardi di euro ogni anno in termini di riduzione delle complicanze, accessi al pronto soccorso e ospedalizzazioni.

Redazione

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