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Buondì gent.ma Marina, Certo, prima di rivolgermi a Voi ho contattato il mio sindacato. La situazione che ho descritto non prevede tutele a favore del lavoratore divenuto invalido. Il sindacalista, disabile, mi ha pertanto consigliato una gestione in €˜difesa‑¬ perché le poche leggi che esistono sono, per giunta, a favore dell’Azienda. Ripartendo quindi da dove avevo interrotto, come padre-marito ho dato priorità alla serenità economica quindi, al termine dell'ultimo mese retribuito, ho rassegnato le dimissioni (x ottenere il TFR e per assecondare la volontà dall'Azienda) in cambio; un’ assunzione, come disabile par-time da casa (tutto il necessario a carico dell’Azienda) ed una modesta buona uscita. Da tutto ciò cosa viene fuori? che in assenza di tutela si raccoglie per ciò che si è seminato. Alla fine mi è stata concessa questa soluzione (per me positiva) per il lavoro svolto nei 18 anni trascorsi.

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