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La locandina del filmPolemiche per il nuovo film di Ben Stiller, famoso attore comico Usa


Si chiama "Tropic Thunder", "Tuono del Tropico", ed è il nuovo film diretto e interpretato dall'attore comico statunitense Ben Stiller. In America la pellicola è già uscita; in Italia arriverà per la fine di ottobre.

E come il lampo precede il tuono, così la polemica ha anticipato la proiezione del film.
Negli Stati Uniti alcune associazioni di disabili sono insorte contro il nuovo lavoro della casa cinematografica DreamWorks: tra le maglie della sua trama, infatti, ci sarebbe un'offesa nei confronti dei disabili.
A non andare giù sarebbe in particolare il termine "ritardato", usato più di una volta per indicare un personaggio con difficoltà intellettive.
Immediata la replica di regista e casa cinematografica: il film intende mettere in ridicolo non i disabili, ma il mondo dello spettacolo, fatto di molti personaggi sbruffoni e viziati, capaci di tutto per conquistare il successo.


"Tropic Thunder" parla infatti di un gruppo di attori che, in cerca di notorietà e apprezzamento, partecipano a un film kolossal di guerra, trovandosi, però, a dover affrontare un conflitto bellico vero e proprio.
Il personaggio interpretato da Ben Stiller prende parte alle riprese per rifarsi da una serie di flop sul grande schermo.
L'ultimo si chiama "Simple Jack", un film dove l'attore dà vita al protagonista principale, Jack per l'appunto.
Un contadino con difficoltà intellettive e con la capacità di parlare agli animali.
E' lui il cosiddetto "ritardato". Un ruolo accettato con la sola speranza, andata poi vana, di guadagnare una nomination all'Oscar, come si è visto in passato con "Rain Man" e con "Io mi chiamo Sam".

Al finto film su Jack, la DreamWorks aveva dedicato un vero sito Web, chiuso però quando le polemiche hanno cominciato ad alimentarsi.
La casa cinematografica, però, si è rifiutata di tagliare il film. "'Tropic Thunder' è una commedia che vuole fare satira su Hollywood e sui suoi eccessi", ha spiegato un portavoce dell'azienda. "Il film non vuole assolutamente screditare o nuocere all'immagine delle persone con disabilità ".

Di parere opposto i rappresentanti delle associazioni americane a tutela dei disabili.
"L'uso della parola 'ritardato', 15 o ancora più volte nel film, è fatto senza rispetto per la dignità delle persone con difficoltà intellettive", ha affermato Tim Shriver, presidente di Special Olympics. "Le caricature di queste persone sono pressochè insopportabili, e vogliamo che sia l'inizio della fine. Vogliamo che Hollywood finisca di prendere in giro queste persone".

"Ho senso dello humour. In alcune parti del film ho riso, ma mi sembra che la storia ce l'abbia messa tutta per spingersi oltre su ogni argomento, salvo poi tirarsi indietro quando risultasse offensiva, tranne nel caso della disabilità intellettiva", ha commentato Andrew J. Iparato, presidente dell'Associazione Americana delle Persone con Disabilità (AAPD).
"Penso che Ben Stiller e gli altri attori non abbiano pensato che tutto questo potesse apparire irrispettoso".

Il regista, dal canto suo, alla conferenza di presentazione del film a Roma, ha cercato di attenuare i toni della polemica.
"Chi ha visto davvero la pellicola sa che la satira è sugli attori, non su altre persone", ha precisato Ben Stiller. "Nulla deve essere preso sul serio, come offesa".
Dopo aver dichiarato che Oltreoceano "il politically correct è spinto all'eccesso", si è detto convinto che "il pubblico europeo abbia un senso dell'umorismo più forte".
Staremo a vedere.

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