Menu

Tipografia

Vi scrivo da Vignole Borbera (AL)
Sto costruendo casa su un PEC del 1995 che non è stato ceduto al comune.
Oggi ho parlato con il Sindaco del mio comune Vignole B. per la presenza di quadri elettrici su un marciapiede che possono essere pericolosi per i bambini  ed impediscono  il passaggio ad eventuali disabili.
Il marciapiede è largo 150 cm. e con l'ingombro dei quadri il passaggio si riduce a 90 cm.
Il Sindaco aveva già parlato con il tecnico del comune e con l'architetto che ha fatto l'urbanizzazione ma non ci sono appigli giuridici per giustificare lo spostamento in un'altra area del PEC.IL PEC dovrà essere collaudato tra poco tempo cosa posso fare per ottenere lo spostamento di questi quadri che oltre ad invadere parte del marciapiede sono veramente brutti.
Ha livello giuridico a chi devo scrivere o fare scrivere da un avvocato.
Secondo Voi avendo la possibilità di metterli in posti che non diano fastidio, non si possono obbligare a spostarli: nel area del PEC esistono tante aree che nelle quali non darebbero nessun fastidio.In un incrocio: vedi foto allegata si possono collocare dei quadri di quel genere?
Io non ho il diritto di fare manutenzione al mio muretto di recinzione?
Purtroppo nessuno si vuole accollare la spesa per lo spostamento.
Cosa ne pensate Io voglio tentare tutte le possibilità per poterli rimuovere dal marciapiede: voi mi potete aiutare a farlo?
Attendendo un Vostro consiglio porgo distinti saluti.
G.


La risposta di Fram_menti

Salve,
quello che lei evidenzia è un classico e triste caso di pressapochismo progettuale e gestionale dei processi di trasformazione del territorio.
In realtà , dalle informazioni che posso ricavare dalla sua mail, ci potrebbero essere molte possibilità d'azione:
Quei quadri fanno con ogni probabilità riferimento ad utenze private, quindi non possono certo insistere su una quota pubblica dell'intervento come un marciapiede, dovranno semmai essere posti a confine o prevalentemente nei lotti di proprietà . Oltre a questo le faccio notare che dalle sue foto risulta evidente che la testa del marciapiede termina con un gradino e non con una pendenza (barriere architettoniche) di conseguenza ritengo che anche da una semplice disamina del regolamento edilizio del suo comune si possano trarre informazioni in merito alle specifiche da adottare per queste situazioni, certo non verificate dalle foto che lei allega.
Con ogni probabilità , lei potrebbe richiedere un sopralluogo per verifica di conformità ai vigili urbani, o all'ufficio tecnico del suo comune, è sufficiente una raccomandata in carta semplice, alla quale, a fronte di mancata risposta può procedere con comunicazione di un legale.
Spero di esserle stato d'aiuto, non desista, la sua posizione è sicuramente corretta.

Cordiali saluti
Arch. Michele Sbrissa
Fram_menti

Per maggiori info consulta anche:

ACCESSIBILITA' URBANA

BARRIERE ARCHITETTONICHE E ACCESIBILITA'


Torna alla HOME di L’ARCHITETTO RISPONDE

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy