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Buon giorno signora Ada Maurizio,
Sono mamma di una bambina di 5 anni che frequenta l'asilo, diversamente abili (ritardo mentale lieve), seguita dall' educatrice e insegnante di sostegno. A settembre é arrivata una insegnante nuova che  gli  altri operatori dicono che non riesce tanto a tenere bene la classe. Allora M.C. é agitata e morsica altri bambini molto frequentemente. I genitori di questi sono molti arrabbiati al punto di dire che faranno causa all' asilo. Adesso stanno pensando addirittura lasciare M.C. a casa, magari il pomeriggio. Non mi sembra una cosa giusta. La bambina ha il diritto di frequentare la scuola. Cosa mi può consigliare lei.
Grazie.
R


La risposta dell'esperta scuola

Il diritto allo studio della sua bambina è garantito in Italia da un insieme di leggi  a partire dalla legge 517/77. Può stare tranquilla e certa che nessun genitore può decidere se sua figlia possa o non possa frequentare la scuola in quanto è lei l'unica responsabile della scelta. Le eventuali proteste e le possibili pressioni sulla scuola da parte degli altri genitori possono avere l'unico significato di segnalare problemi di organizzazione che devono essere risolti come tali da parte dei responsabili della scuola (il dirigente scolastico o la coordinatrice comunale). Se lei ha iscritto la bambina al tempo pieno ha diritto a farle frequentare la scuola per tutto l'orario. Le suggerisco in ogni caso di parlare con il responsabile della scuola per  avere chiarimenti sull'organizzazione della scuola rispetto all'orario e alla presenza dell'insegnante di sostegno e le ricordo che lei ha diritto a partecipare al Gruppo di lavoro per l'Integrazione scolastica (GLH) che si riunisce almeno due volte in un anno e la cui funzione è proprio quella di condividere il progetto educativo per il bambino disabile.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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