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Gentile Ada,
sono S., insegnante di scuola primaria della provincia di Pordenone. Volevo chiedere un parere su un problema che riguarda un'alunna della scuola primaria nella quale insegno.

L'alunna è in sedia a rotelle a causa di un incidente stradale e non siamo riusciti ad ottenere dall'amministrazione comunale una rampa di accesso nell'ingresso principale dell'edifico scolastico; la rampa c'è, ma in un ingresso secondario e ci è stato detto di utilizzare quella. (Il nostro edificio scolastico è stato costruito 5 anni fa!!)

Ovviamente ci siamo rifiutati di utilizzare quell'ingresso, l'alunna entra come tutti dall'ingresso principale ma deve essere sempre accompagnata da un adulto e, soprattutto all'uscita, scende rimbalzando i tre gradini con la sua sedia a rotelle.

Possiamo appellarci a qualche normativa che ci aiuti ad avere maggior forza nel pretendere il rispetto dei diritti umani di questa bambina?
Mi sono messa a leggere qualcosa ma, essendo ignorante in materia, mi trovo di fronte ad un sacco di materiale che non ho modo di sintetizzare...
Chiedo la Vostra collaborazione, per risolvere il problema.
Cordialmente,
dott.ssa S.


La risposta dell'esperta scuola

Nel caso che lei pone entrano in conflitto due interessi, entrambi legittimi: il superamento delle barriere architettoniche e l'inclusione sociale e scolastica. La legge 104/92 è molto chiara a proposito delle barriere architettoniche:l'articolo 23 e l'articolo 24 dettano disposizioni per la rimozione e per il superamento delle stesse. Tuttavia, anche in edifici pubblici di recente costruzione, come quello che lei cita, il problema sussiste e potrebbe dipendere da due fattori: una progettazione non adeguata all'uso che ha imposto una organizzazione dell'entrata e dell'uscita anomala, oppure una organizzazione interna non corretta da parte della scuola. Nel primo caso, l'interlocutore è indubbiamente il comune al quale sia i genitori che i responsabili della scuola devono rivolgere una richiesta di intervento alla quale è dovuta una risposta e un immediato sopralluogo, nel secondo caso la responsabilità è della scuola e i margini di intervento e di modifica sono più immediati e ampi. Basterà rivolgere una richiesta formale al dirigente scolastico che provvederà a riorganizzare l'entrata e l'uscita.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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