Salve, mio figlio è affetto da sordità completa, gli hanno fatto la visita all’USL e gli hanno dato l’indennità per la legge 104. Il bimbo ha 2 anni e mezzo, sta facendo terapia di riabilitazione, 3 gg a settimana faccio 50km per accompagnarlo. Vorrei sapere se ho diritto all’indennità di accompagnamento e ad eventuali agevolazioni, rimborso spese e quant'altro. Nel ringraziarla anticipatamente, le auguro buona giornata.
La risposta dell'avv. Colicchia
Salve;
il certificato d’invalidità civile contiene un giudizio di carattere sanitario formulato dalla Commissione medica, e il documento che ci viene rilasciato dall’INPS si chiama verbale di invalidità.
Quanto al suo caso è bene precisare che per un bambino essere invalido civile significa avere difficoltà, secondo una diversità di gradi, nello svolgere i compiti e le funzioni tipiche della sua età. È proprio in base al grado di difficoltà riconosciuto che possono essere riconosciute due provvidenze economiche, l’indennità di frequenza e l’indennità di accompagnamento.
La prima viene erogata quando il bambino è riconosciuto: “Minore invalido, con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età o un’espressione tecnica riportata sul verbale”. L’indennità di frequenza spetta per i mesi di frequenza, anche saltuaria, di un asilo nido o di una scuola di ogni ordine e grado (anche privata), dei centri estivi comunali, o di un centro riabilitativo pubblico o convenzionato (in questo caso la riabilitazione deve essere stata prescritta da un medico specialista del servizio pubblico, di solito appartenente alla Neuropsichiatria infantile).
l’indennità di frequenza risulta, tuttavia,incompatibile con quella di accompagnamento e con l’indennità di comunicazione per sordi.
Quanto all’indennità di accompagnamento va detto che, la stessa, viene erogata quando sul verbale siano riportate una delle seguenti diciture: “minore invalido con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età e con impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”; “minore invalido con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”;“minore invalido con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita e con impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”
Studio Legale
AVV. ROBERTO COLICCHIA
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