Menu

Tipografia

Gentile Avv.
Con il decreto 101/2013, art7,c6 a seguito di richiamo dalla CE, le PA italiane sono obbligate a saturare le quote di riserva nel loro organico. Il mio Comune ha costituito una azienda, con nomina del presidente e cda, per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Nello statuto è qualificata come azienda speciale ente pubblico ed è vincolata da norme tipiche di diritto pubblico (selezione con concorsi,responsabilità sindacata dalla corte dei conti,nomina di responsabile corruzione etc...). Mi sono rivolto alla azienda per lavoro con assunzione tramite collocamento obbligatorio. Mi è stato risposto che l'azienda non è una PA e non è obbligata dalla 101/2013. E' corretto?.
R.

La risposta dell'avv. Colicchia


Salve R.,
la sentenza della Corte di Giustizia (Quarta Sezione) del 4 luglio 2013, a cui fa riferimento ha accolto il ricorso della Commissione Europea contro lo Stato Italiano per non avere dato seguito, con misure adeguate, alla direttiva 2000/78/CE, che prevede una serie di misure atte a garantire, per i disabili, tutele efficaci per quanto riguarda soprattutto le condizioni di lavoro.
Il Decreto Legge 101/2013 (convertito in Legge il 30.10.2013 n.125) prevede, all’art. 7 comma 6 e 7, la Deroga al blocco delle assunzioni anche in situazione di soprannumerarietà e quindi la possibilità, anzi l’obbligo al collocamento mirato dei lavoratori che mancano al raggiungimento delle quote previste per Legge. Ciò detto da quanto mi evidenzia il Comune ha intitolato un contratto di servizi con una società mista, o in house (in quanto il Comune, ai sensi di legge,  non può costituire nulla) essendo lo stesso ente socio partecipante di una quota, anche maggioritaria.
Tali società hanno una modalità di organizzazione gestionale del personale che tutt’oggi non si identifica e rinviene in nessun testo normativo. Le posso dire che essendo il Comune socio partecipante dovrebbe per sua quota, rideterminando se necessario il numero occorrente categorie protette e/o disabili, assumere una quota. Però, tali assunzioni sono soggette all’ostacolo bilancio; infatti per motivi di produttività e redditività le amministrazioni possono ridistribuire le quote riservate, in anni o in periodi specifici.Le consiglio, di informarsi bene sulla ragione sociale dell’azienda, se già esistono all’interno del personale quote già disposte, e se il Comune stesso è
in regola con la distribuzione delle quote di riserva. Tutto ciò è un’attività burocratica, che le suggerisco di far seguire da un professionista, anche ricercando con istanze scritte molti  “segreti” che tengono i comuni italiani.

Cordiali saluti
Avv. Roberto Colicchia


Studio Legale
Avv. Roberto Colicchia
Via Risorgimento Prol.,66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118/c  91020 - Petrosino (Tp)
email   avv.robertocolicchia@tiscali.it
pec  roberto.colicchia@avvocatirc.legalmail.it

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy