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Buonasera,
ho 32 anni di contributi di cui 16 anni dal 1973 al 1989 come dipendente privato presso una banca e i restanti come autonomo. Ora ho 62 anni e una invalidità superiore all'80 per cento per varie patologie: la più grave tumore al seno. In questo momento sono disoccupata: posso chiedere la pensione anticipata di vecchiaia? Grazie infinite.  
M.

La risposta dell'avvocato Colicchia

Gentile M.;
in primo luogo la informo che non sono previste particolari forme di pensionamento anticipato ne' per i malati oncologici ne' per i beneficiari della legge 104.
Alcune norme, tuttavia, permettono ai lavoratori invalidi di poter usufruire a determinate condizioni di agevolazioni per ottenere un prepensionamento.
Con riferimento al suo caso possono essere evidenziate due eventuali possibilità.
Anzitutto, la Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (articolo 80, comma 3) consente agli invalidi per qualsiasi causa (ai quali sia stata riconosciuta un'invalidità superiore al 74 per cento o assimilabile) di richiedere, per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa.
Il beneficio è riconosciuto fino al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa utile ai fini del diritto alla pensione e dell'anzianità contributiva.
Pertanto, usufruendo di questa opportunità, il lavoratore invalido può raggiungere il diritto ad andare in pensione con cinque anni di anticipo.
È importante specificare che al momento della richiesta di "abbuono", la certificazione medica deve riportare specificamente l'indicazione di un "danno alla capacità lavorativa generica superiore al 75%.
Al riguardo va aggiunto quanto  stabilito dalla circolare INPS - Direzione Centrale delle Prestazioni - 30 gennaio 2002, n. 29; ossia che i contributi figurativi si applicano solo agli anni lavorati in quanto invalidi civili con percentuale superiore al 74% (o assimilabile per le altre invalidità) o in quanto sordomuti. Per gli anni, pur lavorati, in cui il lavoratore non era stato riconosciuto invalido o lo era in misura inferiore al 74%, la concessione dei contributi figurativi non è ammissibile.
Una seconda possibilità potrebbe poi essere la seguente.  
Avendo versato più di 20 anni di contributi, si potrà avere  diritto alla pensione anticipata di vecchiaia. Infatti il Decreto Legislativo 503/92 prevede la possibilità di ottenere la Pensione di Vecchiaia Anticipata  al compimento del  55° anno di età, se donne, o al  60° anni di età, se uomini, in presenza di un'invalidità non inferiore all'80 per cento.
La legge di Riforma del 2011, non ha modificato quanto disposto dal suddetto decreto, tutelando i soggetti invalidi dall'innalzamento ai nuovi e più elevati limiti di età.

Spero di esserle stato di aiuto.
Cordiali saluti

AVV. ROBERTO COLICCHIA
Via Risorgimento Prol. 66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118 91020 - Petrosino (Tp)
Cell. 329.7014305  Fax  0965.037245
email avvocatodisabili@libero.it


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