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Salve, volevo sapere come posso fare per cercare di risolvere in seguente problema: Nel 2008 a seguito di un grave esaurimento con conseguente depressione mi avevano consigliato chiedere l'invalidità di tipo psichico che ho avuto al 50%, mi ero quindi iscritto al collocamento nelle categorie protette. Nel 2010 mi avevano proposto un inserimento lavorativo in una scuola media in qualità di collaboratore scolastico per sei mesi per altro andato molto bene, ma alla fine dei sei mesi mi hanno detto che non era possibile assumermi in quanto ente pubblico con assunzione solo attraverso concorso e graduatorie (mi chiedo perché mi ci hanno mandato allora visto che sapevano che non era possibile essere assunti, non mi sembra molto serio). Alla fine dei sei mesi visto che comunque sarei rimasto di nuovo a casa senza un impiego la cosa è proseguita con un diverso tipo di contratto sempre di tirocinio, e questo e successo nel 2011. - Il problema è che tuttora sono fermo a questa situazione, mi sono rivolto più volte al centro per l'impiego ma mi dicono che non ci sono possibilità di inserimento per il mio profilo asserendo che circa tre anni fa avevo comunque rifiutato un inserimento in una azienda dove avrei però dovuto svolgere un lavoro molto ripetitivo su macchinari e che non mi sono sentito di accettare . Sintetizzo quindi le domande: - Anche ammettendo che una persona rifiuti (anche se per motivi validi) un inserimento è corretto che un centro per l'impiego ti metta da parte per tre anni, tenendo conto che comunque nel frattempo ho sempre lavorato? - Ed inoltre a questo punto ho lavorato in questa scuola per quasi cinque anni senza uno stipendio e senza contributi per quattro ore al giorno visto che comunque svolgo lo stesso identico lavoro degli altri collaboratori mi sembra un po’ un voler sfruttare la situazione. Ho fatto anche regolare concorso a ottobre 2014 ma avendo solo due anni di scuola superiore non ho un diploma e la scuola non ha riconosciuto il servizio effettuato per quattro anni, anche se con questo tipo particolare di contratto, pur avendo sempre svolto le stesse mansioni di tutti gli altri collaboratori. So che la situazione non rientra in quello che si potrebbe definire un normale rapporto di lavoro, ma volevo chiarire se ci sono stati degli inadempimenti da parte dei vari enti. Ho già contattato vari patronati che però non hanno saputo darmi risposte esaudenti, mi sto chiedendo quindi se ci sono i presupposti per un’azione legale. Ringraziandovi per eventuali consigli
Cordiali saluti

 

La risposta dell'avv. Colicchia

 

Salve, bisognerebbe analizzare bene la situazione, soprattutto non ho compreso i mancati pagamenti. Comunque le sintetizzo qualcosina circa le assunzioni delle categorie svantaggiate; la legge n. 68/1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” ha introdotto il nuovo concetto di collocamento mirato, inteso come l’insieme di strumenti tecnici ed interventi di supporto che consentano una reale integrazione lavorativa delle persone con disabilità. Tale norma obbliga tutti i datori di lavoro pubblici e privati con almeno 15 dipendenti come base di computo ad avere alle proprie dipendenze uno o più lavoratori iscritti alle liste di cui all’art.8 (disabili). I disabili e le categorie protette inseriti in elenco usufruiscono di una riserva di posti in aziende private e in enti pubblici. L’entità della riserva è rapportata al numero di dipendenti del datore di lavoro. Il Centro per l’Impiego iscrive il disabile nello specifico elenco, gli consegna l’attestazione e lo inserisce o aggiorna la posizione nell’elenco anagrafico SILV.  Viene effettuato il colloquio d’orientamento e i dati vengono inseriti Sistema di Incontro Domanda Offerta. Gli utenti possono dare la propria disponibilità/candidatura alle offerte di lavoro pubblicate. In relazione alle richieste di personale delle aziende e alle candidature ricevute viene svolta la preselezione dei candidati ritenuti più idonei e segnalati all’azienda che li contatterà per il colloquio relativo all’offerta di lavoro. Le aziende informano il Centro per l’Impiego dei risultati dei colloqui svolti e di eventuali assunzioni.
Se ritiene di essere stato leso nei suoi diritti, può contattarmi in privato.
Saluti
Avv. Roberto Colicchia

 

AVV. ROBERTO COLICCHIA
Via Risorgimento Prol. 66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118 91020 - Petrosino (Tp)
Cell. 329.7014305  Fax  0965.037245
email avvocatodisabili@libero.it

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