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Questa è una delle tante @ inviate alle Istituzioni. Vuole rappresentare uno spaccato di quello che è la situazione che noi figli stiamo vivendo da 2 anni a questa parte dalla data del 5/12/08.
Quanto da Lei scritto nella Sua lettera inviata al Ministro mi ha commosso. Mi ha fatto rendere conto di altre situazioni molto tristi.
Quanto accade nel nostro paese è veramente vergognoso. La dignità dell'essere umano diversamente abile è praticamente calpestata. 
Ho anch'io trovato grossi muri. Le istituzioni non mi hanno fornito alcune risposte concrete alle continue grida di rabbia.
Siamo semplicemente abbandonati a noi stessi.
Condivido quanto la Sua associazione sta facendo e chiedo di portare avanti anche la situazione disabili anziani.
Un abbraccio ed un saluto da un figlio.


Scrivo per conto di mia madre - FG residente in *** . Trattasi di persona ictata e dichiarata invalida al 100%. Non è in grado di deambulare. In carrozzina.vHo la necessità di trasportarla in ospedale per una visita di controllo "oncologica" e vorrei capire come sia possibile usufruire di un servizio sociale / comunale per il trasporto. Non posso pensare che la mamma debba pagare a sue spese l'ambulanza andata e ritorno senza poterne richiedere il rimborso in maniera totale. E' inammissibile che una donna colta da un evento del genere oltre ad essere danneggiata fisicamente debba esserlo anche economicamente. Ricordo che la sua pensione e quel poco di accompagnamento Le servono per campare e per pagare la propria badante. Non ho ancora capito a distanza di 2 anni un disabile come possa essere trasportato. I mezzo pubblici? lasciamo stare questo aspetto. L'ultima volta che abbiamo tentato questa strada, non vi dico i numeri. Nessun autobus era dotato di pedana e se c'era non funzionava. Non bastano  i numeri da circo che dobbiamo fare per portarla fuori dal portone di casa sua ? sì perché l'ascensore non le permette l'accesso ed inoltre l'atrio portineria ha una scalinata di 5 gradini e lo stabile non è provvisto di ausili per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il condominio ci ha voltato le spalle.
Almeno per il trasporto non sappiamo come fare. Qualcuno ci può dare indicazioni su quello che occorre fare per ottenere un minimo di servizio in questo senso ? Mi sono rivolto alle varie Onlus, ma tutto hanno, che del sociale. Non ne sono mai venuto a capo. Si ripromettevano di contattarmi, mai sentito nessuno.
Ribadisco. La mamma deve sottoporsi a degli accertamenti e visite di controllo di natura oncologica e vorremmo evitargli strapazzi inutili. Per cortesia qualcuno mi aiuti, se veramente il disabile ha ancora diritto a vivere‑¬¦.come persona "normale" i!!
Qualcuno mi dia risposte concrete.
Un ringraziamento per l'attenzione e fiducioso in attesa di riscontro, porgo distinti saluti.

Il figlio
M.


La risposta di mamma Marina

Carissimo m.
Quello che lei ha scritto purtroppo è la pura verità , il vuoto in cui vengono lasciate le famiglie delle persone con disabilità è drammatico, purtroppo credo che ognuno debba impegnarsi per ciò che conosce bene, proprio per non agire solo per sentito dire e non per esperienza, ecco perché pur a malincuore le devo dire che oltre alla pura informazione che offro a chiunque chiede, le mie lotte sono e saranno sempre indirizzate principalmente alle famiglie con figli disabili gravissimi, argomento che conosco in prima persona.

Per il trasporto ha provato a rivolgersi per informazioni alla
Ledha?

http://www.ledha.it/

http://www.informahandicap.it/ .

Le ricordo inoltre che molte visite si possono chiedere domiciliari, con la richiesta del medico curante che specifici la necessità della  visita domiciliare.
Inoltre il medico di base può attivare se necessario l'ADI (assistenza domiciliare integrata) e/o l'ADP(assistenza domiciliare programmata) visita periodica del medico curante.

Cordialmente,
Marina

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