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Vita IndipendenteSe ne è parlato in un convegno, che ha analizzato le esperienze delle altre Regioni

La sveglia. L'ora dei pasti. Il momento di uscire da casa, per le faccende di tutti i giorni o per un incontro. Azioni abituali che implicano una scelta indipendente.Ed è su questo principio che si fonda l'assistenza personale autogestita. Rivolta a disabili gravi o gravissimi, dà loro la possibilità di organizzare la propria vita secondo i ritmi e desideri personali.

Una modalità di intervento già sperimentata in diverse regioni italiane: Piemonte, Valle d'Aosta, Toscana e Marche, per citarne alcune. E nel 2009 magari anche in Molise.E' questa infatti la speranza del "Mo.V.I. - Movimento per la Vita Indipendente delle persone con disabilità " istituito a Termoli.

Con un convegno alla fine di settembre, ha raccolto varie testimonianze italiane a favore dell'assistenza personale autogestita. Un modo per far conoscere meglio questa opportunità all'opinione pubblica, e soprattutto alle istituzioni regionali.

Sono infatti le Regioni ad essere chiamate in causa per l'attivazione e il regolamento di progetti di vita indipendente. Lo stabilisce la legge 162 del 1998. Disabili liberi di decidere della propria quotidianità , dunque, aiutati da assistenti che loro stessi assumono con regolare contratto di lavoro. Una valida alternativa al ricovero in istituti, che non garantiscono ai pazienti la stessa autonomia e integrazione sociale offerta dai progetti di assistenza personale autogestita.

Vantaggi avvertiti già nel Lazio, come spiegato nel convegno da Dino Barlaam, Direttore dell'Agenzia per la Vita Indipendente del Comune di Roma. Ribadendo che il concetto di "indipendenza" è incluso nella Convenzione ONU, l'ospite romano ha acceso una speranza tra i padroni di casa: ha spiegato infatti come i progetti sperimentati nella sua Regione si possano riprodurre anche in Molise. Occorre, però, sollecitare la partecipazione dei diretti interessati e degli amministratori locali, come precisato dal veronese Flavio Savoldi, membro del Movimento Italiano per la Vita Indipendente.

Forte dei quasi mille progetti di assistenza personale autogestita finanziati, la Regione Veneto si rivela una realtà efficiente che sta modificando il panorama dei servizi di aiuto alla persona.

Uno scenario dove però non mancano preoccupazioni. A sollevarle è stato Vittorio Barbieri, Presidente della FISH: in Italia, infatti, sono ancora in vigore alcuni articoli del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, datato 1931. Articoli che prevedono "il ricovero dell'inabile in un istituto di assistenza o beneficenza". Punti inseriti, certo, in una normativa che nel complesso è al passo coi tempi, ma il monito non si fa attendere: occorre costruire validi percorsi di inclusione sociale per evitare il ritorno all'istituzionalizzazione delle persone disabili.

Un aspetto, questo, sottolineato anche da Luisa Conti, membro del "Mo.V.I.". Un punto di vista, il suo, rivolto all'intero contesto familiare: perché l'istituzionalizzazione, così come la mancanza di assistenza in campo domestico, vanno a ledere non solo i diritti del disabile, ma anche dei suoi parenti. Da qui, dunque, il suo appello ai politici perché si impegnino a vedere realmente le esigenze di disabili e famiglie, e a non farli sentire "trasparenti".

E la Regione Molise come ha risposto? "Non abbiamo ancora ricevuto risposte, né impegni precisi", ha dichiarato Domenico Costantino, Presidente di Mo.V.I.. Come gli altri membri dell'associazione, sperava di poter consegnare a Michele Iorio, Presidente della Regione, il documento esplicativo sull'assistenza personale, con le firme di 1500 cittadini favorevoli a questo tipo di tutela. Purtroppo, però, al convegno sono mancati i rappresentanti istituzionali della Regione, così come i sindaci del Basso Molise.

Unico primo cittadino presente, quello di Campomarino: Anita Di Giuseppe, tra l'altro Onorevole deputato alla commissione Agricoltura del governo. A lei, dunque, è stato consegnato il documento.
Con la speranza che, nei prossimi mesi, qualcosa si muova.

INFO:
Mo.V.I. Onlus - Movimento per la Vita Indipendente delle persone con disabilità
Via Po, 49 86039 Termoli (CB)
Tel. e Fax. 0875/81792

Abbiamo parlato di "vita indipendente" anche in questi articoli:
UN LUOGO ACCOGLIENTE PER SVILUPPARE IL PROPRIO PROGETTO DI VITA ADULTA AUTONOMA

UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PER LA VITA INDIPENDENTE

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Ne parliamo nel forum

[Roberto Bonaldi]

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