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Immersioni per tutti? Piano piano, si può.
Da nord a sud sono oramai ‑¬â€˜ e finalmente! - tante le aree marine che consentono ai disabili di vivere il mare a 360 gradi .
Come l'area marina delle Cinque Terre, che propone un percorso subacqueo attrezzato per i diversamente abili, sia con problemi motori che sensoriali: è a Punta Corone, vicino a Monterosso ed è stato pensato in modo tale di offrire agli utenti con discapacità motorie o visive un punto di riferimento.
Dal punto di vista tecnico dell'immersione, il percorso si trova a circa 200 metri dalla costa e si percorre in circa 45-50 minuti.
Per segnalarlo dalla superficie è stata installata una boa, di color nero, dove si può ormeggiare l'imbarcazione. Il percorso compie un giro ovale, di circa 200 metri, dove inizio e fine coincidono, ed è posto su un fondale tra i 9 e i 18 m di profondità : per immergersi è dunque sufficiente un brevetto di primo livello €˜open water‑¬.
Il subacqueo può seguire un punto di riferimento che consiste in una cima sorretta da 15 picchetti alti circa 60 cm, in modo da non impattare sul fondale con la propria attrezzatura.

Durante il percorso si possono ammirare, ma anche toccare, molte specie marine di flora e fauna, come le scaglie della Pinna nobilis, la solidità della madrepora Cladocora caespitosa, la ruvidità del tunicato Halocinthya papillosa e la carezza delle foglie di Posidonia oceanica. Si possono vedere cernie, aragoste o murene nelle loro tane. Spostandosi al sud, in Sicilia, sempre particolarmente attivo su questo fronte è il Consorzio dell'Area del Plemmirio, a Ortigia (Siracusa). Per i non vedenti c'è un percorso subacqueo in braille, mentre è possibile usufruire di due percorsi tattili all'interno della zona B dell' area protetta, nei pressi di quella che viene chiamata zona di Capo Meli e di Punta Mola.

Queste due passeggiate subacquee si snodano per circa 100 metri ciascuna e sono percorribili in circa 40 minuti, con movimenti lenti per poter godere delle bellezze dei fondali. I tragitti sono delimitati da funicelle, che permettono ai sub stanchi o rimasti momentaneamente soli di riposarsi. Quel che avviene nei fondali viene descritto dai cartelli scritti in braille. Prima dell'immersione, alcuni esperti istruiscono i sub sulle tecniche da utilizzare nei fondali, attraverso una sessione verbale e un modulo in braille, in inglese e in italiano.

PER INFO:
Il sito del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Federparchi
Il Subaqueo.it
Greenport

PER CONTINUARE A NAVIGARE:
Non solo abili
Cameldive
L'ENS


[Redazione]

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