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Gentilissima mamma Marina, sono la mamma di un bimbo di 4 anni e mezzo con un ritardo medio grave e una severa compromissione del linguaggio. Il mio Comune di residenza mi sta rifiutando il pagamento totale dell'educatrice della scuola materna prevista solo per 4 ore e mezzo a settimana con la giustificazione che il comune essendo piccolo non ha previsto a budget fondi per i servizi educativi e che dovendo essere ancora approvato il bilancio prima di aprile eventualmente il costo dell'educatore non potrebbe essere liquidato alla scuola; è corretto che mi chiedano una compartecipazione ad un costo così esiguo (360 euro al mese) e che aspettino aprile per liquidarlo oltre a chiedere a me di fare da tramite con la scuola (ossia il comune darebbe a me una parte del contributo perché essendo la scuola materna di un altro comune non possono pagare direttamente la scuola?)
Grazie mille
C.

La risposta di mamma Marina

Gentilissima C.
Spetta al Comune di residenza il carico economico per l’assunzione della figura dell’assistente all’autonomia e comunicazione, lo sancisce la legge 104/92 articolo 13 comma 3: €˜Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del presidente della repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali."

 Non è corretto che chiedano una partecipazione alla famiglia , questa è discriminazione. Lei può solo chiedere che mettano per scritto questa richiesta di partecipazione e poi rivolgersi a un avvocato per fare ricorso contro questa richiesta illegittima, purtroppo oltre all’impegno quotidiano  ci tocca pure una lotta quotidiana contro queste ingiustizie, ma non demordete.

Cordialmente, Marina Cometto

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