Menu

Tipografia
Sono madre di una ragazza di 29 anni totalmente inabile per autismo ed epilessia grave. Mia figlia percepisce l'assegno di invalidità e l'accompagnamento. Da circa 5 anni il giudice tutelare mi ha imposto di conservare su un libretto postale la somma di 300 euro mensili che non posso toccare senza la sua preventiva autorizzazione. Ho adempito scrupolosamente a questo obbligo anche se mi è sempre sembrato ingiusto ed arbitrario per vari ed ovvi motivi.
Innanzitutto il giudice non conosce la situazione di mia figlia, non conosce la mia situazione familiare e la mia situazione economica.A mia figlia ho cercato di dare sempre il meglio come tu puoi ben capire. Non capisco perchè dopo avere dedicato anni ed anni alla cura di mia figlia, rinunciando ad un lavoro quando lei aveva 5 anni, facendo salti mortali per accompagnarla alle varie terapie, sia quelle del servizio sanitario, sia molte altre terapie alternative, averle fatto praticare sport ed ogni genere di diversivo per cercare di interessarla e farla sorridere un poco.. dormire la notte con un occhio ed un orecchio solo, quando si dorme ecc.ecc. Mi sento mortificata da questa restrizione arbitraria ed ingiusta proprio per il fatto in se stesso e cioè di dover rendere conto di come spendo i soldi destinati alla ragazza. Cosa devo fare? grazie Marina per il prezioso consiglio che mi darai.
Ciao
M.

La risposta di mamma Marina

Gentilissima M
Purtroppo ci sono variegate decisioni a cui i Giudici possono attenersi.
Il mio consiglio è di rivolgersi inviando una raccomandata al Giudice Tutelare spiegando che il denaro le serve illustrando bene le proprie condizioni di vita e familiare e chiedere di revocare la restrizione.

Cordialmente,
Marina

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy