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etichetta con scritto nomenclatore tariffario E' necessario superare la tradizionale divisione tra ausili di serie e ausili su misura se si vuole veramente rendere il Nomenclatore uno strumento efficace


Ci siamo occupati anche recentemente del Nomenclatore tariffario e della prospettiva di un suo aggiornamento,  ormai necessario e inderogabile dopo ben quindici anni dalla sua nascita. Siamo tutti concordi sul fatto che il documento che contiene l'elenco di dispositivi e ausili che il SSN passa alle persone con disabilità debba adattarsi alle novità tecniche per fornire a chi ne ha bisogno strumenti che aiutino veramente.

Il Premier Renzi ha recentemente dichiarato  che la questione sarebbe stata presto presa in mano. Intanto, lo scorso 2 ottobre si è svolta, presso la 12° Commissione Permanente Salute del Senato, una audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale audio protesisti professionali e del Sindacato nazionale medici medicina fisica e riabilitativa, proprio sull'aggiornamento del Nomenclatore tariffario.
Oltre a Michele Clementi (Assortopedia), sono intervenuti Gianni Gruppioni (ANAP-Audioprotesisti), Massimo De Marchi (S.I.M.M.Fi.R.), Maria Teresa Agati (CSR) e alcuni senatori.

NON UN MERO AGGIORNAMENTO - Nel corso della audizione,  dove si è ricordato tra l'altro come un terzo delle forniture di ausili sia inappropriata o errata a causa della difficoltà di utilizzare come riferimento elenchi e descrizioni redatti intorno alla metà degli anni novanta, si è sottolineata da tutte le parti la necessità di mettere mano a questo strumento che, per come è ad oggi, non permette di assicurare ai cittadini il corretto ausilio. A questo proposito, il dottor De Marchi (Sindacato nazionale medici medicina fisica e riabilitativa) ha ribadito la improcrastinabilità di una riforma strutturale del sistema, che non sia costituita da un mero aggiornamento degli elenchi ma che superi tutte le criticità del modello attuale, così che vi sia evidenza della conformità dei beni fornibili a quanto incluso negli elenchi, al fine di assicurare appropriatezza prescrittiva e drastica riduzione di forniture errate o non conformi.

NECESSITA' DI DISPOSITIVI AD PERSONAM - Posto inoltre che nessuna disabilità è uguale ad un'altra, si è messa in luce da più parti la necessità di giungere alla maggiore personalizzazione possibile della fornitura, così che l'assistito possa disporre di un dispositivo ad personam. Comprendiamo bene quanto sia importante avere uno strumento che risponda alle nostre specifiche esigenze senza doversi "fare andare bene" qualcosa che rattoppa il problema senza risolverlo. Quello della necessità di personalizzare la risposta secondo necessità  è un punto sostenuto in audizione sia dal dottor Gruppioni che dal dottor Clementi, il quale aggiunge che il progetto di acquistare a gara la quasi totalità dei prodotti, che verrebbero così trattati come oggetti di serie e non su misura, porterà a erogare prestazioni di bassa qualità, probabilmente non idonee al singolo paziente e nemmeno foriere di reali risparmi per le aziende sanitarie, con detrimento anche per le attività dei tecnici e delle officine ortopediche.

LE GARE PUBBLICHE DI ACQUISTO - Sia l'ANAP-Audioprotesisti che Assortopedia esprimono perplessità sul modello delle gare pubbliche di acquisto (quelle "al minor prezzo", per intenderci). A questo proposito, la dottoressa Agati in corso di audizione ha sostenuto che l'indicazione dell'impiego di gare "al minor prezzo" per tutti gli ausili di fabbricazione di serie contrasta con la necessità di individuare il prodotto più adatto agli specifici bisogni del paziente. Soggiunge che la procedura pubblica di acquisto può essere accettabile quando si tratti di acquistare ausili utilizzabili indipendentemente dalle caratteristiche del singolo assistito, mentre è del tutto inappropriata quando è necessario un ausilio particolare per rispondere a specifiche necessità individuali.

Sulla questione, la senatrice Dirindin (PD) ha osservato che il ricorso alle gare pubbliche di acquisto non dovrebbe essere "criminalizzato", pur emergendo la necessità di utilizzare tale metodo solo quando non vi ostino ragioni oggettive di carattere assistenziale.

AGGIORNAMENTO PARTECIPATO DEGLI ELENCHI   - Sostanzialmente unanime il parere secondo cui è cruciale che ai lavori di preparatori del nuovo testo partecipino anche gli esperti e gli operatori del settore. In questo modo lo stesso medico prescrittore potrà con maggiore competenza fornire l'ausilio più adeguato al programma riabilitativo del paziente. Si tratta di un elemento cruciale nel percorso di continuità assistenziale che prevede il Patto per la Salute, che si può realizzare pienamente solo con strumenti riabilitativi e assistenziali idonei.

Il seguito della audizione è rimandato e  riprenderà per consentire di approfondire gli argomenti trattati.

IL PARERE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA - A queste voci si aggiungono quelle delle associazioni del comparto ortoprotesico (riunitesi in Forum il 2 ottobre scorso, ndr) che esprimono forte perplessità sulla revisione così come si sta delineando, ovvero con una sostanziale struttura appiattita sulla divisione tra ausili di serie e ausili su misura. Le associazioni ritengono infatti, come peraltro espresso a più voci, che sia necessario un superamento di queste due categorie (standard e personalizzato), puntando invece a una risposta più orientata al singolo. Allo stesso modo, fermo l'obiettivo di realizzare un progetto riabilitativo individuale, anche l'idea di acquisizione a gara per tutti gli ausili di serie viene definita impraticabile.

Per approfondire

Il resoconto dell'audizione


IN DISABILI.COM:

Nomenclatore Tariffario: finalmente in vista un aggiornamento?

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Redazione


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