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La manifestazione, indetta da FAND e LEDHA, davanti alla sede del consiglio regionale della Lombardia

Contributi ai caregiver familiari: non si risolve, anzi, si inacerba in Lombardia il confronto tra la giunta e le famiglie delle persone con gravi disabilità, anche dopo la presentazione del nuovo Piano, che rimodula (ma non annulla) i tagli previsti ai contributi, confermando che non ci sono risorse per accogliere le nuove richieste di accesso.  A dichiarare una mobilitazione è già stato un gruppo di oltre 100 associaizoni, che scenderanno in piazza il 23 marzo. Ora anche dalla LEDHA, FAND e altre 18 associazioni la dichiarazione di una mobilitazione, indetta per martedì 16 aprile alle ore 11 davanti al Grattacielo Pirelli a Milano.

INCONTRO CON FAND E LEDHA: CONFERMATO IL TAGLIO
Nella giornata di martedì 19 marzo, il presidente di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, Alessandro Manfredi, e quello di FAND Lombardia, Angelo Achilli, presidente hanno incontrato l’assessora regionale alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, Elena Lucchini.
Oggetto dell’incontro, la delibera che modifica il programma operativo regionale per la non autosufficienza, dove viene confermata una riduzione al taglio dei contributi previsti dalla Misura B1 per i caregiver familiari che assistono persone con grave e gravissima disabilità.  Tuttavia, le due criticità segnalate da LEDHA, FAND Lombardia e dalle altre associazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità non sono state risolte- dichiarano dalle federazioni.

LE CRITICITÀ
Federazioni che continuano: “Lo schema del Piano nazionale per la non autosufficienza e quello del Piano regionale non sono stati modificati, di conseguenza il prossimo anno ci troveremo a fare i conti con la medesima situazione. Il secondo problema riguarda il fatto che, avendo utilizzato le risorse regionali per ridurre il taglio ai contributi, non vi sono risorse per rispondere a tutte le nuove richieste di accesso alla Misura B1”.

LE FEDERAZIONI PIAZZA
Le federazioni riconoscono che Regione Lombardia ha fatto “un tentativo di mitigare le conseguenze dei tagli decisi dal Piano Nazionale”, riconoscendo quindi “un’apertura che però non è stata in grado di sopperire interamente al disagio acutissimo legato alle condizioni di vita delle persone con gravissima disabilità" -commentano i presidenti delle due organizzazioni.
“Nonostante le nostre richieste, a oggi non ci sono elementi che ci possano portare a modificare la valutazione che abbiamo espresso in merito alle modalità con cui Regione Lombardia ha attuato il Piano nazionale per la non autosufficienza. A fronte di questa situazione siamo costretti a scendere in piazza”,
dichiarano Alessandro Manfredi e Angelo Achilli.

LA MANIFESTAZIONE
La manifestazione convocata dalle due federazioni -insieme a 18 associazioni regionali di persone con disabilità e loro familiari-  è per martedì 16 aprile alle ore 11 in piazza Duca d'Aosta a Milano, davanti al Grattacielo Pirelli. La protesta si rivolge da un lato al Consiglio regionale, affinché trovi le risorse mancanti, ma anche al governo nazionale, affinché apporti quelle modifiche al Dpcm del 2022 che renderanno possibile il reperimento delle risorse necessarie a sviluppare i servizi previsti dal Piano nazionale senza privare le persone con disabilità ed i loro familiari del modesto sostegno garantito fino a oggi.

Senza le adeguate risorse e senza la necessaria flessibilità quello a una vita libera e dignitosa per le persone con disabilità è un diritto sancito solo sulla carta. Per questo invitiamo tutte le associazioni di persone con disabilità a unirsi a noi- concludono le due federazioni.

 
Redazione

 
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