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A preoccupare è lo stop allo sconto in fattura del 75% delle spese previste dai bonus edilizi per le persone con disabilità. La Federazione ha presentato una proposta di emendamento

In tema accessibilità, ha sollevato non poche preoccupazioni il Decreto Legge n. 39 del 29 marzo 2024, recentemente emanato dal Governo, che avrà un impatto notevole sulle politiche fiscali relative all'abbattimento delle barriere architettoniche.

Nello specifico, il decreto 39 del 2024, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali ed anche in materia di abbattimento di barriere architettoniche, prevede uno stop allo sconto in fattura del 75% delle spese previste dai bonus edilizi per le persone con disabilità.

ULTERIORE STRETTA
Si tratta di una decisione che segue un altro recentissimo intervento, introdotto dal decreto del 29 dicembre 2023, che aveva già limitato la possibilità di optare per lo sconto in fattura ai soli interventi su scale condominiali o nel caso di unità abitative monofamiliari, alle sole abitazioni principali occupate da persone con disabilità certificata o reddito al di sotto dei € 15.000. Ora lo stop è totale.
Di fronte a questa novità fiscale, che inevitabilmente andrà a limitare l’accesso a lavori volti all’abbattimento delle barriere architettoniche da parte dei singoli cittadini che vogliano rendere la propria abitazione più accessibile, ad esempio installando montascale, si rischia di compromettere la possibilità di una maggiore autonomia in casa da parte delle persone con limitazioni motorie, che siano anziane o con disabilità.

LE PREOCCUPAZIONI DELLA FISH
Di fronte a questo scenario, FISH esprime quindi forti preoccupazioni circa la mancanza di previsioni economiche che limiterebbero di gran lunga l’esigibilità dei diritti da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie. La Federazione per il Superamento dell’Handicap ha seguito la vicenda ed avviato una fitta interlocuzione con il Governo e con diversi parlamentari per la presentazione di un emendamento all’Atto Senato 1092, che quantomeno rinvii tale stop al 31 dicembre 2024.

E’ quindi stata presentata da FISH, in VI Commissione Senato, una propria proposta emendativa, auspicando che le misure proposte nella memoria siano attentamente valutate per garantire una reale inclusione ed equità per le persone con disabilità, tenendo conto delle loro specifiche esigenze e delle sfide che devono affrontare nella vita quotidiana. La federazione si impegna a collaborare attivamente con le istituzioni per assicurare che le disposizioni legislative siano efficaci e rispondano alle reali necessità delle persone con disabilità.

LA PROPOSTA DI EMENDAMENTO DELLA FISH
FISH ha fatto quindi sapere di aver reso questo documento, frutto di un lavoro di condivisione interno alla intera rete associativa, a seguito della richiesta di audizione in commissione VI (Finanze) del Senato della Repubblica che procede all’esame dell’Atto Senato 1092. Nella sua proposta, la FISH richiama in primis i principi della Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità, esprimendo forti preoccupazioni circa la mancanza di previsioni economiche che limiterebbero di gran lunga l’esigibilità dei diritti da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

FISH: RISCHIO DI AUMENTO DELLE DISUGUAGLIANZE
Prima di formalizzare specifiche richieste emendative, la FISH ribadisce come sia necessario agire con politiche volte e diminuire le disuguaglianze sociali che impattano ancora fortemente sulle persone con disabilità. Nel farlo, la federazione ricorda come nel nostro Paese le famiglie che hanno un componente con disabilità siano oltre 3 milioni, ovvero poco più del 12% delle famiglie presenti. Un quinto di queste famiglie, secondo i dati del Rapporto ISTAT 2022, risultano deprivati, molti sono emarginati, alcuni segregati anche in considerazione delle sempre maggiori presenze di barriere architettoniche e sensopercettive, anche in edifici privati, che ne limitano di fatto il pieno diritto di cittadinanza, ribadisce la FISH. Alla lue di ciò, la FISH ravvede, nell’eliminazione degli incentivi quali: cessioni dei crediti o lo sconto in fattura del 75%, a far data dal 30 marzo 2024, per quegli interventi finalizzati ad eliminare le barriere architettoniche in edifici privati, alimenteranno ancor di più quel divario economico e sociale tra chi vive con una condizione di disabilità e chi no, sottraendo una grande possibilità di riduzione dei costi immediati alle famiglie e le persone con disabilità che le altre agevolazioni, oggi presenti, non permettono.

LA RICIHIESTA DI PROROGA
Da qui la richiesta della FISH di prorogare fino al 31 dicembre 2024il periodo degli incentivi, di cui al comma 1-bis, secondo periodo, del Dl n. 11/2023, convertito con modificazioni nella Legge 38 del'11 aprile 2023, a far data dal 30 marzo 2024.
Solo così si permetterebbe ai nuclei a basso reddito incapienti o con poche disponibilità economiche, di pianificare al meglio gli interventi finalizzati ad abbattere le barriere architettoniche in edifici privati, in un lasso di tempo ragionevole. Solo così verrebbero garantiti dignità e pari opportunità!, dichiara la FISH

IL TESTO DELL’EMENDAMENTO AL D.L. 39/2024
Di seguito, il testo dell’emendamento proposto dalla FISH:
All’articolo 1 sostituire il comma 4 con il seguente: “4. Le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1-bis, secondo periodo, del citato decreto-legge n. 11 del 2023, si applicano in relazione alle spese sostenute fino alla data del 31 dicembre 2024; le stesse disposizioni continuano ad applicarsi alle spese sostenute successivamente a tale data soltanto in relazione agli interventi per i quali in data antecedente al 31 dicembre 2024:
a) risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario;
b) siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo, se per gli interventi non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.

Redazione

 
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