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La morte del cantante Chester Bennington risveglia l'opinione pubblica sull'importanza della cura della salute mentale

La depressione è una delle malattie del nostro secolo. Ieri l'opinione pubblica si è svegliata con una notizia che ha scosso il mondo della musica: la morte suicida del frontman dei Linkin Park, Chester Bennington dopo poche settimane dallo stesso gesto dell’amico Chris Cornell, leader dei Soundgarden.

Si tratta di una notizia che ha un impatto profondo nel cuore di giovani e adulti che seguivano la band. Personalmente, i Linkin Park hanno segnato una parte importante della mia adolescenza e quella di tantissimi altri fan. Non si conoscono ancora i dettagli che abbiano portato il 41enne a suicidarsi, ma i suoi problemi irrisolti dovuti a un’infanzia di maltrattamenti e all’abuso di sostanze in età adulta hanno fatto vincere i demoni su questo ragazzo, giunto ai vertici di fama e successo con la sua band.

Da grande fan del gruppo sento di dover scrivere queste righe perché proprio Chester nelle sue canzoni  ha trattato temi profondi, cupi come la tristezza, l'abbandono, la solitudine e la morte. Con i suoi messaggi la band ha contribuito a guidare me e tantissimi altri ragazzi ad andare avanti, a non sentirsi soli pur in presenza di un mostro oscuro come la depressione. Era come se ci dicesse:So cosa vuol dire, so che ci state passando anche voi, questo sentimento ci accomuna, andiamo avanti insieme!”.

Sentire che i mostri della mente hanno avuto ancora una volta il sopravvento su una vita apparentemente perfetta (fama, soldi, famiglia), mostra ancora con più evidenza quanto la depressione sia infima, si muova in silenzio e ritorni anche quando (e soprattutto) va tutto bene.

Dobbiamo ricordarci tutti i giorni che la depressione è uno stato emotivo troppo forte per poter essere affrontato o superato con un “sorridi, la vita è bella! Sei così fortunato, hai tutto”. Come una brutta infezione o una malattia non curata può portare a conseguenze nefaste, anche la dipendenza, la depressione o altri stati emotivi e mentali possono rivelarsi pericolosissimi. Bisogna sempre curarsi. Se conoscete qualcuno o avete ricevuto qualche confidenza da un amico riguardo il suo periodo difficile, non scoraggiatelo facendolo sentire un peso. Aiutatelo a capire che ha un problema e che lo aiuterete a risolverlo. Se voi stessi vi riconoscete in queste righe, non abbandonatevi! Se non avete le forze di chiedere aiuto, ripetetevi che non siete mai soli!
Esistono anche numerosi servizi di supporto ai quali ci si può rivolgere per superare momenti difficili. I principali sono:
- Telefono Amico: 199.284.284
- Telefono Azzurro: 1.96.96
- De Leo Fund: 800.168.678


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Federica Scaramuzzi


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