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In America succedeva già da tempo, mentre qui, nella vecchia Europa, i disabili potevano portare solo i superleggeri, ossia aerei per il volo e il divertimento personale.
Ma da ora, all'Aeroporto Civile di Padova, sarà possibile prendere il brevetto per guidare un velivolo standard.

Il progetto ha richiesto una stretta collaborazione e molti sforzi congiunti da parte della Società di Gestione dell'Aeroporto Civile di Padova, dell'A.P.E. (Associazione per l'Emancipazione delle Persone Disabili), dell'Istituto Periti Aeronautici "Natta" di Padova e l'O.I.C. (Opera dell'Immacolata Concezione).
Perché qui si tratta di superare veramente le barriere, quelle più alte, forse, della scetticità e dell'incredulità: non molte istituzioni sono pronte ad elargire tempo e denaro per insegnare ai disabili motori a portare un aereo, e non molti passeggeri ci salirebbero a cuor leggero.
Una vera e propria sfida, che però in altre parti del mondo è già realtà, come negli Stati Uniti, appunto.

Il corso, dopo una selezione che avverrà in maggio, partirà a Settembre.
Dopo duecento ore di teoria inizierà l'addestramento vero e proprio con un Cessna 172, modificato con una speciale tecnologia già approvata dalla Federal Aviation americana.

Si tratterà ancora di un corso sperimentale, che per il momento sarà aperto a sei o sette persone, in modo da poterne perfezionare la gestione e da trovare una struttura ospitante adatta a diventare un vero e proprio istituto.
Infatti, le aspirazioni sono alte e la volontà è quella di completare questo progetto creando una scuola stabile, punto di riferimento non solo a livello italiano, ma anche europeo.

La speranza, sostiene Angelo Ferro, presidente del'O.I.C. di Padova, è che i futuri piloti diventino poi anche istruttori specializzati, in modo da instaurare una sorta di circolo virtuoso per cui quest'iniziativa non sia solamente il solito aiuto per i disabili, ma un percorso di formazione che permetta loro di entrare attivamente nella società, apportando un contributo lavorativo indispensabile, dal momento che, senza dubbio, nessuno meglio di un pilota con degli handicap motori, può conoscere le problematiche concrete e i metodi di insegnamento migliori per un futuro pilota disabile.

E secondo Vittorio Casarin, Presidente della Provincia di Padova, nessun luogo è più adatto per questo scopo dell'Aeroporto Civile di Padova, che già da anni ha dimostrato di essere un punto di riferimento per i problemi che interessano la comunità, essendo, ad esempio, a disposizione dell'Ospedale del capoluogo patavino per il trasporto degli organi.
Padova, per finire, si trova in un nodo industriale, in cui oramai il binomio tecnologia-disabilità non è più tanto raro: dove, se non qui - continua Casarin - poteva essere sviluppato questo progetto?

La diversità va, quindi, considerata come una ricchezza.
Non solo come potenziale fonte lavorativa, ma come uno stimolo per la ricerca sempre più approfondita di nuove tecnologie e innovazioni.

Per maggiori informazioni
Sito web www.padova-airport.it
E-mail info@itisnatta.it
           infoic@oiconlus.it

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