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La celiachia, ovvero l'intolleranza al glutine (complesso proteico presente nei derivati di grano, segale e orzo) è in aumento nel nostro Paese, anche perché a contare è la predisposizione è genetica, anche se non si t5ratta propriamente di una malattia genetica.
Dieci, trenta per cento di possibilità di avere un figlio celiaco quando uno dei genitori è ammalato.

La cura esiste ed è sostanzialmente la dieta da seguire, ma il vero problema è che soltanto un intollerante su sette sa di esserlo: anche perché l'espressione della malattia può avere più sfumature, da totale intolleranza a parziale.
"Se oggi in Italia vivono 500 mila celiaci - spiega Maria Teresa Bardella, gastroenterologa, responsabile del Centro per la prevenzione e la diagnosi della malattia celiaca della Fondazione Policlinico di Milano - soltanto 70 mila sanno di esserlo".
I numeri: un malato ogni 2-3 mila negli Anni 80, uno ogni mille negli Anni 90, uno ogni 150 oggi. Escalation continua. Mentre sono in fase di sperimentazione un vaccino (prevenzione) e una pillola tampone che annulla gli effetti deleteri della reazione delle cellule intestinali al transito del glutine.

Molti anche i nomi noti, e tra loro alcuni sono diventati anche testimonial della malattia: Gaia De Laurentis, che non è celiaca ma ha un bimbo celiaco, e ancora l'avvocato Giulia Bongiorno, il conduttore Daniele Bossari, l'attrice Claudia Koll.
Se si tratta di bambini, fin da piccoli devono in qualche modo auto-regolamentarsi con il cibo e la dieta: devono essere rigorosamente senza glutine la merendina a scuola, la pizza con la classe, perfino il panino con il salame (il glutine è spesso usato nei salumi come addensante) vietato può far sentire diverso.

Sul meccanismo di difesa dell'intestino che contrasta l'azione infiammatoria autoimmune determinata dal glutine stanno invece lavorando Telethon del San Raffaele di Milano, l'ospedale Moscati di Avellino e la Pediatria del Federico II di Napoli. Ricerche che fanno capo all'Istituto di Scienze dell' alimentazione del Cnr.
L'interleuchina- 10 potrebbe essere la soluzione. Tra qualche anno si saprà. Sempre interleuchina, ma 12, protegge dalle allergie secondo i ricercatori dell'Istituto di Norwich (Gran Bretagna), e quindi, perché no, anche dalle intolleranze. All'università di Padova, invece, sono in corso osservazioni sul ruolo di una chitinasi scoperta nel 2001.
Insomma, si lavora.

INFO:
Il sito dell'AIC - Associazione Italiana Celiachia 
Il sito del Center for Celiac Research - University of Maryland, Baltimore
Il sito dell'Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica(HSR-TIGET)

Sulla celiachia vedi anche questi nostri titoli:
GIORNATA INTERNAZIONALE PER CHI E' ALLERGICO A PANE PASTA E PIZZA

AUMENTANO I RISTORANTI PER CHI E' INTOLLERANTE AL GLUTINE


[Marco Vivan]

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