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bambina con sindrome di downCasi recenti di discriminazione e violenza a danni di persone con Sindrome di Down richiamano alla necessità di agire ancora sulla sensibilizzazione

Oggi che si celebra la Giornata Nazionale delle persone con Sindrome di Down vorremmo parlare della importanza di progetti che sostengono l'indipendenza di persone con Trisomia 21, vorremmo parlare di iniziative di integrazione che spazzano realmente le barriere, ma siamo costretti ad aprire con altro. E questo altro è l'amara consapevolezza che, nonostante i molti passi fatti, nonostante le molte iniziative che si susseguono, nonostante la certezza che molto si può fare per garantire alle persone con Sindrome di Down una vita dignitosa e appagante, la strada è ancora molto lunga.

Il riferimento è a un fatto grave e assurdo e vergognoso successo a Genova qualche giorno fa, dove un ragazzo con Sindrome di Down è stato aggredito e insultato a bordo di un autobus. I fatti, raccontati dall'autista, riportano di un ragazzo Down di ventisei anni, ecuadoregno,  che sull'autobus ascolta la musica con le cuffiette e la segue canticchiando, e per questo (si presume) una volta al capolinea viene strattonato e colpito con un pugno da un uomo. I fatti diventano ancora più vergognosi quando si scopre che nessuno degli altri passeggeri è intervenuto. Nessuno che abbia mosso un dito per difendere questo ragazzo dai colpi di un uomo di un metro  novanta, ha dichiarato la guidatrice del mezzo, che una volta accortasi dell'aggressione è intervenuta chiamando la polizia.

Al di là dell'auspicio di una rapida identificazione dell'autore dell'aggressione, le considerazioni su questo episodio sembrano davvero superflue, e nulla sembra da aggiungere alle dichiarazioni di Associazione Anffas Onlus di Genova che, congiuntamente ad Anffas Liguria ed alla Cooperativa Sociale Genova Integrazione, esprimendo solidarietà al giovane e alla sua famiglia, dichiarano: Ciò che maggiormente sgomenta di questa gravissima aggressione, oltre all'ignoranza e la malvagia stupidità mostrate da un inqualificabile personaggio, è la totale indifferenza di tutti gli altri passeggeri che pavidamente hanno tollerato questo maltrattamento prolungato nel tempo (dalla Foce a Sampierdarena), senza intervenire in alcun modo, con un atteggiamento vigliaccamente inerme: l'indifferenza ed il menefreghismo ghettizzano e discriminano.
La doppia discriminazione (down - ecuadoriano) di cui è stato vittima il giovane, rischia di ledere il suo percorso di autonomia e va contro tutti i principi di inclusione sociale ed i diritti delle persone con disabilità intellettiva e relazionale.

Sì, la strada quindi è ancora lunga, e quello che ancora una volta dimostra di essere necessaria è un'operazione per cambiare la percezione da parte delle persone, anche se nel caso specifico forse la disabilità poco c'entra: c'entra l'ignoranza in generale, e l'anestetizzazione che stiamo subendo di fronte al male, alla inciviltà, alla maleducazione e al non rispetto dell'altro, bianco o nero che sia, Down o non che sia, italiano o straniero che sia.

E oggi, che nel mondo si celebra la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, vogliamo però rispondere a questa tendenza negativa con ciò che di positivo e importante si fa per favorire l'integrazione delle persone con disabilità intellettiva. Tra questi, il recente lancio di SPORT21 Italia Onlus, l'associazione nata per sostenere le persone con  disabilità intellettiva nella pratica sportiva. Si tratta di una iniziativa promossa da CoorDown Onlus, e vede già la sottoscrizione di una convenzione in collaborazione con Special Olympics, oltre ad essere affiliata a Fisdir - Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale.

Ricordiamo inoltre che, chi volesse contribuire concretamente ai progetti di autonomia, inclusione e promozione dei diritti delle persone con Sindrome di Down, può farlo nella giornata di oggi presso una delle oltre 200 piazze italiane, dove i volontari CoorDown offriranno un messaggio di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale a fronte di un contributo. Per info: www.coordown.it.

In disabili.com:

Al casting per la copertina di Donna Moderna, una ragazza Down è la più votata

Unici perche' diversi. La sensibilizzazione passa (anche) attraverso i social

Francesca Martin


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