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Uno studio trevigiano ha indagato la soddisfazione sessuale tra individui con lesione del midollo spinale e relativi partner, con approccio bio-psico-sociale

Quando si parla di disabilità e sessualità, come è emerso anche dalla nostra chiacchierata con la dott.ssa Giorgia Rosamaria Gammino, i tabù sono molti e le informazioni sono poche. La sessualità, tuttavia, è un elemento essenziale nel complesso della persona e, pertanto, non può essere mai trascurata, nemmeno nell’ambito di un percorso riabilitativo destinato a persone colpite da una lesione del midollo spinale, indipendentemente dall’origine di quest’ultima.

In base a quanto definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il termine "lesione midollare" (LM) si riferisce a danni al midollo spinale a seguito di traumi, malattie o degenerazione. I sintomi della lesione al midollo spinale dipendono dall’estensione della lesione traumatica o dalla causa non traumatica e possono includere la perdita sensoriale o motoria degli arti inferiori, del tronco e degli arti superiori, nonché la perdita delle regolazioni autonome (involontarie) del corpo. Questo può dare alterazioni della respirazione, della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, del controllo della temperatura, del controllo intestinale e vescicale e della funzione sessuale. In generale, più la lesione si trova in alto nel midollo spinale e più sarà ampia la menomazione.

LA SODDISFAZIONE SESSUALE NELLE PERSONE CON LESIONI DEL MIDOLLO SPINALE E NEI LORO PARTNER: UNO STUDIO ESPLORATIVO
Le persone con una lesione traumatica del midollo spinale sperimentano una serie di profondi cambiamenti sia a livello fisico che a livello psico-sociale. Sebbene il recupero della funzione sessuale sia stato riconosciuto come una questione di grande preoccupazione negli individui con lesione midollare, questo problema è stato storicamente trascurato quando si trattavano le conseguenze funzionali dopo una LM. A dirlo è uno studio dal titolo “The contribution of bio-psycho-social dimensions on sexual satisfaction in people with spinal cord injury and their partners: an explorative study”, pubblicato nel 2022 nella rivista Spinal Cord Series and Cases, promosso dalla U.O. Recupero e Riabilitazione Funzionale-Unità Spinale dell’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (TV) e coordinato dal Responsabile del Servizio (Dott. Humberto Cerrel Bazo) in collaborazione con la Dott.ssa Sara Salizzato e il Dott. Elia Zanin, psicologi presso la medesima struttura.

Come si può dedurre dal titolo, obiettivo dello studio, condotto tramite un sondaggio online, è stato quello di indagare le determinanti della soddisfazione sessuale tra individui con lesione del midollo spinale e relativi partner, assumendo una prospettiva bio-psico-sociale.
Negli ultimi decenni, - si legge nella parte introduttiva dello studio - il trattamento della sessualità negli individui con lesioni del midollo spinale è stato per lo più affrontato assumendo un quadro “biologico”. Secondo questo approccio, le persone con LM soffrirebbero di una disabilità sessuale dovuta a disfunzioni neurologiche che impediscono loro di avere rapporti sessuali secondo gli standard normali. Solo recentemente è stata prestata attenzione a questo argomento sia nelle persone sane che in quelle con disabilità, assumendo un approccio olistico alla salute, cioè tenendo conto non solo delle variabili biologiche ma anche psico-sociali. Secondo i modelli bio-psico-sociali, la salute nasce da interazioni continue e dinamiche tra fattori biologici, psicologici e sociali. Un'indagine adeguata sulla salute e sulla soddisfazione sessuale dovrebbe quindi andare oltre la prospettiva delle persone con lesione midollare, includendo anche i sentimenti e le esperienze dei loro partner sessuali ed emotivi. Obiettivo di questo studio è stato quindi quello di esplorare gli elementi che determinano della soddisfazione sessuale sia nelle persone con LM che nei loro rispettivi partner intimi, affrontando sia i predittori (elementi anticipatori) fisici che quelli psico-sociali.

COME È STATO CONDOTTO LO STUDIO
Trenta coppie sono state reclutate nel nord-est dell'Italia dal 2017 al 2018, tra queste lo studio ha coinvolto 40 individui, ai quali è stato fornito un questionario anonimo di autovalutazione. Ventiquattro erano soggetti con lezione midollare (di cui 9 femmine e 15 maschi) e 16 partner (di cui 12 femmine e 4 maschi).
La sessualità è stata studiata attraverso il questionario multidimensionale sul concetto di sé sessuale (MSSCQ), una misura oggettiva di autovalutazione delle tendenze psicologiche associate alla sessualità umana. La soddisfazione sessuale è stata misurata con la sotto-scala Soddisfazione sessuale del MSSCQ che comprende cinque elementi, un esempio dei quali è "Sono soddisfatto del modo in cui i miei bisogni sessuali vengono attualmente soddisfatti?".

QUALI RISULTATI SONO STATI OTTENUTI E CHE CONCLUSIONI NE SONO STATE TRATTE
Anche se non sono state osservate differenze tra gli individui con lesione midollare e i loro partner, le donne con LM erano nel complesso più soddisfatte della loro vita sessuale rispetto agli uomini con LM. Le strategie di coping (strategie mentali e comportamentali che una persona mette in atto per gestire/fronteggiare situazioni problematiche) che promuovono l'autoefficacia e un ruolo attivo nelle questioni sessuali erano predittive della soddisfazione sessuale nelle coppie di persone con LM e nei loro partner. Nessun contributo significativo è stato dato dalle variabili fisiche.

Secondo i ricercatori, dunque, un approccio su misura che valuti le esigenze sia delle persone con lesione midollare che dei partner rappresenta, in conclusione, un aspetto chiave per protocolli efficaci di riabilitazione sessuale. A seconda dei bisogni e delle caratteristiche di ciascuna coppia, gli operatori sanitari dovrebbero guidare le persone con lesione midollare e i loro partner ad affrontare la propria sessualità all’interno di un quadro bio-psico-sociale a essa sottostante.

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