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AIPD commenta la notizia dell'insediamento del Tavolo che avrà il compito di elaborare la legge nazionale sui caregiver familiari di persone con disabilità, avanzando due suggerimenti

Istituito con apposito decreto dalle ministre per la Disabilità e per le Politiche sociali, si è insediato mercoledì 17 gennaio il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”: un gruppo composto da rappresentanti della politica e delle istituzioni del Terzo Settore e del mondo della disabilità, che nei prossimi 6 mesi lavorerà per arrivare all'elaborazione dell'attesa legge nazionale sui caregiver familiari.

Sulla notizia arriva il commento dell’Associazione Italiana Persone Down, per voce del suo presidente Gianfranco Salbini, il quale afferma: “È sicuramente positivo che si torni a parlare di una legge, da troppo tempo attesa nel nostro Paese e che ha finora lasciato privi di riconoscimento e tutele i tanti caregiver familiari che ogni giorno di prendono cura soprattutto di figli con disabilità”.
Continua Salbini: “Altrettanto positivo è l'ampio spazio riservato alle associazioni del Terzo settore, chiamate a far parte del tavolo, a fianco dei rappresentanti della politica e delle istituzioni. Ci permettiamo però di indirizzare alle ministre promotrici dell' importante iniziativa due suggerimenti.

Il primo è di allargare anche ad AIPD la partecipazione al tavolo: un'associazione fondata oltre 40 anni fa proprio da un gruppo di genitori e composta per lo più da genitori di persone con sindrome di Down può certamente offrire un contributo importante alla discussione e alla messa a fuoco dei bisogni dei caregiver familiari. Proprio su questo tema, AIPD ha recentemente condotto un'importante indagine insieme al Censis, che ha fatto luce sulle difficoltà e le esigenze dei caregiver: è un patrimonio prezioso di conoscenza, che abbiamo già condiviso con la ministra Locatelli e che vorremmo mettere a disposizione di questo tavolo tecnico, chiamato proprio a individuare i bisogni di queste famiglie”.

Il secondo suggerimento è che “non si dimentichi, ma anzi si valorizzi il lavoro degli anni passati, che ha portato all'elaborazione e la presentazione di diverse proposte e, da ultimo, di un Disegno di legge (n. 1461), tuttora fermo in Senato. Un testo certamente non esaustivo e perfettibile, che però contiene elementi indubbiamente utili per l'elaborazione della legge e può quindi rappresentare almeno un punto di partenza. Confidando in un riscontro positivo da parte delle ministre Locatelli e Calderone, ci auguriamo che l'impegno prezioso e indispensabile dei caregiver familiari sia presto riconosciuto e finalmente tutelato anche nel nostro Paese, come già accade nella maggior parte dei Paesi europei”.  

Redazione

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