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Apre Casa della Luna, dove giovani con disturbi dello spettro autistico potranno condividere spazi abitativi insieme ad operatori, per un percorso di vita indipendente, così come previsto dalla legge per il Dopo di Noi


Sappiamo quanto potersi cimentare con una casa propria, al di fuori della famiglia, sia una sfida strategica nella progettualità di vita indipendente delle persone con disabilità intellettive o del neurosviluppo, che richiede a enti ed istituzioni di supporto una capacità organizzativa che sappia promuovere un allontanamento graduale dalla famiglia, anche in presenza di fragilità elevate e autonomie ridotte.
Si inserisce in questo solco una nuova iniziativa avviata in Lombardia, e presentata le scorse settimanei, che si propone di mettere in campo una soluzione residenziale innovativa, dedicata a persone autistiche, nell’ambito di quanto previsto dalla Legge sul Dopo di Noi (legge 112/2016).

RAGAZZI IN APPARTAMENTI CON SUPPORTO DI OPERATORI
Si tratta di Casa della Luna, progetto pilota di coabitazione a Pavia per giovani con disturbo dello spettro autistico, finanziato da Regione Lombardia e progettato dal Consorzio sociale  pavese e Marta scs onlus. L’iniziativa permetterà a 5 giovani con disturbi dello spettro autistico di vivere, con il supporto di personale specializzato, una nuova esperienza di co-housing nehli appartamenti di 'Villa Maria' e compiere un passo decisivo verso la vita adulta. 

PROGETTUALITà IN COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE
Per poter realizzare questi ambizioni percorsi di autonomia, si dovranno progettare dei contesti abitativi dove gli ospiti – tutti con disturbi dello spettro autistico - possano trovare le migliori risposte per una buona qualità della vita attraverso l'utilizzo di strategie e metodologie educative dedicate. Particolare attenzione sarà posta ai bisogni riabilitativi e sanitari di ogni singola persona. 
Nel predisporre i piani e i progetti di vita, saranno attivamente protagoniste anche le famiglie, che collaboreranno fattivamente alla stesura dei progetti.

I PROMOTORI
l progetto, oltre ai promotori, vede il coinvolgimento attivo di Associazione Autismo Pavia, di Fondazione il Tiglio di Sant’Alessio con Vialone, della Fondazione Genitori per l’Autismo di San Ponzo, di ATS e ASST Pavia, del dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento – Laboratorio Autismo dell’Università degli studi di Pavia, oltre che degli ambiti territoriali dove risiedono le persone con autismo che saranno protagonisti del percorso di cohousing.

IL PIANO REGIONALE PER L'AUTISMO
La Lombardia, lo ricordiamo, si è dotata di un Piano regionale per l'autismo, e ha messo in campo risorse importanti per dare una risposta appropriata ed efficace alla complessità dei problemi connessi alla tutela alle persone con disabilità gravissima. A ricordarlo, Elena Lucchini, Assessora a Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, che aggiunge: “Resta dunque fondamentale creare le condizioni strutturali e i contesti tecnici innovativi per una integrazione, la più articolata possibile. E' infatti importante mettere al centro la capacità di un territorio di integrare interventi di sostegno abitativo e sociale con specifici supporti di cura, assicurando la qualità di vita delle persone che scelgono di co-abitare. La persona diviene così protagonista del proprio progetto di vita - conclude Elena Lucchini - tenuto conto delle sue risorse, dei suoi bisogni, delle sue relazioni, dei suoi desideri e obiettivi, in un'ottica di affermazione del diritto all'autodeterminazione".


Per approfondire:

https://www.coopmarta.it

Legge 112/2016 


Su questo argimento leggi anche:

Dopo di Noi disabili. I soldi ci sono, ma sono ancora pochissimi i beneficiari dei progetti

Dopo di noi: le cifre per ogni regione

Redazione

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