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1 gennaio, vita nuova per un anno che il nostro presidente del consiglio ci ha promesso "di svolta".
Noi non abbiamo queste pretese, ma decidiamo nel nostro piccolo comunque di partire bene: e lo facciamo proponendovi un bel calendario nuovo.
Ve lo diciamo fin da subito, lei è una modella, Lucia Defilippi, e non è sola a promuovere gli scatti pubblicati nel calendario 2007, di cui vi diamo un'anteprima in questa pagina. Se infatti il sorriso di Lucia si è prestato  a mettersi davanti all'obbiettivo lo si deve all'associazione italiana lotta alle Sindromi Atassiche - AISA - di cui la nostra modella fa parte.
Perchè Lucia è una bella ragazza con gli occhi che ridono, 24 anni e una malattia incurabile: appunto l'atassia, una rara malattia genetica progressiva e gravemente invalidante. La voglia di vivere, la grinta e la determinazione di Lucia sono il miglior biglietto da visita per dire come si può prendere anche un male che a tutt'oggi risulta incurabile.

Per questo lei e un fotografo, Max De Martino, si sono messi a lavorare e hanno realizzato un calendario per raccogliere fondi per la ricerca sull'atassia, e per superarli, quei limiti: un calendario grazie al quale Lucia viene vista da vicino, nella sua quotidianità, nella sua normalità difficile e faticosa, mentre prova a vivere nel miglior modo possibile sfidando se stessa e un mondo che non è proprio il miglior mondo possibile.
Lei con coraggio, consapevolezza e tanta, tanta pazienza ci sta provando.
Si può darle una mano acquistando il calendario on line, sul sito dell'AISA, della quale Lucia è socia attiva. Il ricavato sarà poi destinato ad un importante progetto scientifico.

Quale miglior modo per iniziare l'anno nuovo?

INFO:

Il sito dell'associazione AISA 
t. 06.5203737
aisa@atassia.it
Sede Legale:  Ospedale Carlo Besta - Milano
Sede Operativa: Via Cina, 91 - 00144 Roma
Tel/Fax 06 5201490

Il sito dell'autore delle immagini
max@maxdemartino.com

Di Atassia abbiamo già parlato anche in queste uscite:
SULLA ROTTA DEI ROMANI, MA CONTRO L'ATASSIA

PARAPLEGIA SPASTICA: GRAZIE A TELETHON SI CURA

SULLE ALI DI UN AQUILONE PER SOSTENERE LA RICERCA


[Alberto Friso]

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