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copertina del libroComprendere come le persone con sindrome di Asperger sentono e capiscono può aiutare  genitori ed insegnanti a relazionarsi adeguatamente con loro

Spesso le famiglie, gli insegnanti e gli operatori fanno fatica a comprendere le peculiarità che caratterizzano le persone con sindrome di Asperger e questo può condizionare in modo significativo l’intervento educativo. Si parla spesso di un disturbo che riguarda persone ad alto funzionamento, non di rado caratterizzate da capacità intellettive elevate e però con comportamenti singolari, bizzarri, la cui originalità può disorientare in modo significativo, se non conosciuta.


Gli studi e la letteratura scientifica di riferimento sono certamente progrediti negli ultimi anni; i contributi più significativi, però, spesso giungono proprio dalle testimonianze dei diretti interessati, i quali, in occasione di incontri o con contributi editoriali, sempre più spesso raccontano la propria esperienza. Ciò può favorire la conoscenza della specificità della sindrome e, quindi, lo sviluppo delle competenze tra gli operatori di riferimento.


Si è parlato anche di questo, nel recente Convegno di Rimini, nel corso del quale le riflessioni sul tema sono state affidate ad un pubblico dialogo tra due medici: P. Cornaglia Ferraris e G. Gazzolo. Quest’ultimo ha raccontato la propria esperienza scolastica e sociale di persona con Asperger, tramite un’intervista da parte del collega medico, a partire dalla riflessione sull’importanza della parola.


Com’ero a scuola? si chiede Gazzolo: a quei tempi si era buoni o cattivi; io ero un bambino “chiuso”, avevo qualche problema e me ne stavo nascosto in un angolo; ogni tanto avevo degli scatti di rabbia. Il suo interlocutore gli chiede se ai tempi della scuola anche la sensorialità sensibilissima gli abbia creato dei problemi: quando il maestro scriveva con il gesso sulla lavagna provavo decisamente fastidio, mi danno molto fastidio ancora adesso tutti i rumori di fondo, per esempio quello della caldaia. Anche ascoltare alcune parole è fastidioso, provo un fastidio quasi fisico. L’intervista procede sul senso di inadeguatezza sociale, sulle difficoltà derivanti dall’interpretazione letterale: mi è capitato molto spesso di non capire cosa mi voleva dire la persona che mi stava vicino, con risultati disastrosi. Ne parlo dettagliatamente nel mio libro Gatta ci cova? 


Un altro problema che può condizionare le relazioni è la difficoltà nel contatto fisico: anche questa, chiarisce Gazzolo, è una peculiarità delle persone Asperger. Io ero timidissimo e questo mi ha creato molti problemi. Il mio libro, però, parla di due persone che alla fine si sposano, quindi le cose in gioco sono tante e alla fine la natura aggiusta un po’ le cose


L’intervista si chiude con una domanda sull’attenzione al dettaglio: anche questo è spesso causa di inadeguatezza in società. Potrebbe essere un punto di forza, ma in genere non lo è. La mia vita è piena di gaffes. Rimpiango di non comprendere il senso globale di un brano musicale, perché mi perdo nel dettaglio. A volte mi chiedo se sono in grado di comprendere globalmente le cose, essendo gravato dall’ossessione per il dettaglio. Questo, conclude Gazzolo, penalizza anche le intelligenze più diffuse. A volte penso all’autismo come malinconia…

 

 

APPROFONDIMENTI

Sindrome di Asperger
 

 


IN DISABILI.COM

Asperger: possibilità formative

Spettro autistico: come intervenire a scuola?

 

 

Tina Naccarato

 

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