Andare a museo per vedere la propria città trasformarsi in un ambiente fruibile da tutti.
I cittadini di Pavia fino al 4 marzo hanno potuto farlo, presso le Scuderie del locale Castello Visconteo.
Hanno potuto apprezzare progetti, proposte, soluzioni, che se applicati renderanno la località lombarda più adatta ad essere vissuta da tutti, aumentando la qualità della vita con a volte semplici e a volte complessi interventi strutturali sui percorsi urbani.
E' solo uno dei passaggi del progetto "Pavia Città per tutti" che da settembre 2006 sta animando il dibattito progettuale di Pavia, e che troverà un suo primo compimento con la premiazione dei quattro migliori elaborati il 17 marzo, presso la Sala Consiliare del Comune, alla presenza delle autorità cittadine e della locale Università.
Perchè per immaginare una città davvero fruibile si sono messi insieme in molti, con un'alleanza tra l'ateneo pavese, e in particolare il Dipartimento di Ingegneria Edile e del Territorio, e gli Assessorati ai Servizi Sociali e Lavori Pubblici del Comune di Pavia.
A cascata sono quindi stati coinvolti gli studenti universitari, e i cittadini per valutare le proposte di accessibilità.
Durante tutto il primo semestre dell'anno accademico in corso, gli studenti che frequentano l'insegnamento di Architettura Tecnica 2 sono stati impegnati nello studiare, analizzare e rilevare 26 percorsi in diverse aree della città, sotto la guida del prof. Gian Luigi Pietra ed il coordinamento del prof. Alessandro Greco, che si sono avvalsi della collaborazione di professionisti pavesi; il gruppo di ricerca ha messo la propria esperienza nel settore della progettazione a disposizione degli studenti per individuare le soluzioni più adeguate per migliorare la fruibilità della nostra città.
L'iniziativa di ricerca, con risvolti progettuali e didattici di notevole interesse, è stata orientata prevalentemente all'aspetto tecnico di rilevazione e di elaborazione di proposte progettuali per il superamento delle barriere architettoniche e sensoriali che possono causare disagio, disorientamento e talvolta anche segregazione per alcune categorie di cittadini, come ben sanno i nostri lettori.
Il riferimento al design for all o universal design è doveroso, anche se non ancora diffuso come si vorrebbe.
Il principio sul quale si fonda, come dice la titolazione, è quello di progettare per lessere umano senza alcuna distinzione/discriminazione, di abilità, sesso, età. Quindi non "per disabile", ma appunto fruibile da tutti, non discriminatorio.
Lo spirito dell'iniziativa lo spiega l'Assessore alle politiche sociali Francesco Brendolise quando dice che: Abolire le barriere, progettare senza barriere, diventa unoperazione non a favore di alcune categorie di persone bensì scelta sociale per luso del territorio da parte di tutta la popolazione.
Prendendo a prestito le parole di Giuseppe Pontiggia nel suo Nati due volte, possiamo dire che i cittadini disabili nascono la prima volta in un mondo difficile, che rende problematico il muoversi e lesprimersi. Ma viene una seconda nascita, che è lo sforzo per farcela, duro, tormentato, ma che può diventare rinascita a certe condizioni. Oltre che da loro questo cammino dipende dal mondo, da noi, dai normali. E chissà che non possa essere anche per noi una rinascita.
La premiazione dei progetti avverrà sabato 17 marzo 2007 alle ore 9.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Pavia
Per chi volesse approfondire anche visivamente il progetto, e le sue fasi, consigliamo il file pdf Percorso_ad_immagini_del_progetto a cura dell'organizzazione (10MB).
INFO:
Il sito del Comune di Pavia
Il sito dell'Università di Pavia
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