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SPECIALE INFLUENZA AVIARIA:
La Prevenzione in Italia

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Decreto legge del 16/09
L'Italia è tra i primi Paesi dell'Unione Europea - insieme a Francia e Germania - per l'elevato numero di test sui volatili al fine di prevenire la presenza di virus dei polli. I controlli alla frontiera sono stati intensificati anche sulle persone, per impedire l'ingresso di prodotti non conformi o vietati.
Inoltre il decreto legge approvato il 16 settembre dal Consiglio dei ministri ha preso altre misure di contesto e prevenzione. Cento nuove unità dei Nas dei carabinieri, potenziamento dei servizi veterinari, finanziamento per i farmaci  e istituzione di due nuove strutture di controllo, un centro per malattie animali e un dipartimento di sanità veterinaria.

Ecco, nello specifico, alcuni punti:

  • La società italiana di medicina generale (Simg) ha già preparato un libro bianco e un opuscolo da distribuire a medici e personali scientifico per mettere qualsiasi operatore sanitario in condizione di sapere cosa fare, delle strategie preventive ai farmaci antivirali, alle varie misure di sorveglianza e controllo per circoscrivere il più possibile un'eventuale emergenza.

  • Negli ambulatori dei medici di famiglia verrà distribuito ai cittadini un opuscolo di 16 pagine. Conterrà informazioni base in caso di emergenza, con l'invito ad evitare il "fai da te" e rivolgersi tempestivamente al proprio medico in caso di sintomi sospetti.

  • Dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.00 è possibile rivolgersi al servizio attivato dal Ministero della Salute: si tratta di un numero di pubblica utilità 1500 che fornisce informazioni sull'influenza aviaria.

  • In ogni Asl sarà nominato un commissario, che in caso di pandemia influenzale, avrà il compito di gestire l'emergenza, fungendo da collegamento con le regioni, con il ministero e con gli altri ospedali e i medici di famiglia.

Il vaccino in Italia
Per quanto riguarda i vaccini, il Ministero dell'Economia ne ha ordinato 35milioni di dosi, con una copertura dell'80% della popolazione italiana. In caso di pandemia verranno somministrati prima alle categorie maggiormente a rischio, come gli anziani, gli operatori a diretto contatto con gli animali come gli allevatori, il personale della Pubblica amministrazione, secondo le indicazioni internazionali.

Le etichette nelle carni di pollo
L'ultima novità riguarda l'entrata in vigore dell'obbligo di etichettatura delle carni fresche di volatili da cortile: un provvedimento che mette d'accordo produttori e consumatori.
Si tratta di una misura di trasparenza indispensabile per evitare che si riflettano sul mercato comportamenti irrazionali che colpiscono senza motivo l'allevamento italiano. Una misura che coinvolge anche parecchie famiglie italiane, considerando che otto su dieci consuma pollo, che è la carne con il primato di convenienza economica.
La carne di pollo italiana sarà identificata dalla sigla IT e saranno presenti codici per individuare l'allevamento di provenienza e lo stabilimento di macellazione. Si garantirà così la completa tracciabilità del prodotto, agevolando i sistemi di controlli e tutelando la salute dei consumatori ed il loro diritto alla corretta informazione.

Ecco le informazioni che si trovano nell'etichetta:

  • A cura dell'operatore che effettua la macellazione: sigla IT, numero identificativo di registrazione presso la Ausl dell'allevamento di provenienza, numero di riconoscimento dello stabilimento di macellazione.
  • A cura dell'operatore che effettua il selezionamento: sigla IT, sigla della Provincia dell'allevamento che ha costituito il lotto di sezionamento delle carni, data di sezionamento e numero di lotto di sezionamento, numero di riconoscimento dello stabilimento di sezionamento.
  • A cura dell'importatore di animali vivi da macellare e dell'importatore di carni fresche da sezionare: origine, data e numero del lotto di macellazione, numero di riconoscimento dello stabilimento di macellazione.
  • A cura dell'importatore di carni intere o sezionate da commercializzare: origine, data di introduzione in Italia.

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