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Salve, sono una TNPEE, le scrivo perché seguo un bambino con disturbo generalizzato dello sviluppo che frequenta la scuola materna, vorrei sapere se è possibile che il bambino deve uscire prima da scuola perché non è coperto dall'insegnante di sostegno e dall'AEC per l'intero orario scolastico.
Cordiali saluti.
V.


La risposta dell'esperta scuola

Un alunno non può essere obbligato alla frequenza ridotta della scuola rispetto al tempo scuola scelto dal genitore all'atto dell'iscrizione. Addirittura, quando capita che i genitori chiedano l'uscita anticipata, quest'ultima può essere concessa solo a certe condizioni. Tali regole sono stabilite dai singoli regolamenti di circolo/istituto al fine di organizzare questa parte della vita scolastica e sono deliberate dal consiglio di istituto/circolo. Pertanto, se quanto lei dice è sostenuto dalla scuola, si tratta di un comportamento scorretto e il genitore può e deve contrastarlo. Innanzitutto sarebbe opportuno acquisire il regolamento, successivamente esprimere formalmente al dirigente della scuola il proprio rifiuto ad accettare la riduzione dell'orario. Inoltre, se il regolamento della scuola fosse carente su questo aspetto, la richiesta di chiarimenti deve essere inoltrata anche al presidente del consiglio di istituto. Il fatto che non ci sia la copertura del sostegno e dell'AEC è una motivazione del tutto fuori luogo sia perché l'integrazione è un processo che deve gestire l'intera comunità scolastica, sia perché la scuola deve dimostrare quali azioni abbia compiuto per garantire il massimo dell'assistenza e del sostegno.
Se si tratta di una scuola dell'infanzia comunale, quanto le ho detto finora è valido ma la variante è che eventuali richieste di chiarimento e possibili rimostranze, devono essere inoltrate alla coordinatrice della scuola e al dirigente di settore del comune.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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