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11mila donne ogni anno muoiono in Italia per tumore al seno. Un numero altissimo, lo stesso delle donne che si fratturano il femore. Un'assurdità se si pensa che, mentre il tumore al seno è difficilmente prevedibile e preventivabile, la rottura del femore potrebbe essere evitata.
"Ed è una follia che il Ministero della salute conceda la gratuità dei farmaci per prevenire l'osteoporosi solo dopo che il paziente ha subito una frattura ossea", sostiene il prof. Gaetano Crepaldi, direttore del centro studi Invecchiamento del Cnr.
E' l'osteoporosi, infatti, la principale causa di frattura al femore, in seguito alla quale pochissime persone riacquistano autonomia; senza contare che essa causa mortalità nel 15,20% dei casi.
"Una patologia maschilista", la definisce Crepaldi, perché di quasi esclusiva pertinenza femminile: i due terzi delle donne presentano infatti malattie correlate ad essa. La prevenzione è importante, e non va fatta solo con i farmaci, ma anche attraverso un corretto stile di vita, fatto di esercizio fisico, dieta povera di grassi e controlli regolari. E non è mai troppo tardi per iniziare a prevenire: fare esercizio fisico anche a 70 anni fa diminuire alla grande il rischio di incidenti cardiovascolari.

Per fortuna, negli ultimi anni pare che la prevenzione non sia solamente "rosa". Anche se le donne conoscono e conservano l'abitudine di consultare il medico sin da giovani e riconoscono l'importanza di effettuare periodicamente Pap-test e mammografia, anche tra gli uomini ci sono segnali incoraggianti che dimostrano una maggiore attenzione alla prevenzione. E' quanto suggeriscono i risultati di un rilevamento fatto a Padova e a Verona su uomini e donne tra i 50 e i 70 anni, per valutare quanto la popolazione delle due città si sottoponga a controlli di routine: l'82% degli uomini effettua annualmente una visita prostatica, mentre il 93% delle donne si sottopone regolarmente al Pap-test.
Inoltre, tutti gli intervistati, sia uomini che donne, misurano pressione e colesterolo almeno una volta l'anno, mentre il 71% delle donne e l'81% degli uomini si fa somministrare il vaccino antinfluenzale almeno una volta l'anno.
Prevenzione in primo piano, quindi: l'alternativa migliore laddove la medicina non arriva.

Il questionario è stato realizzato dall'Associazione Femme Santè Santè Femme - Donna Salute Salute Donna
fememsante-donnasalute@mgacongressi.it

Link al sito del CNR

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[Francesca Lorandi]

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