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Buonasera, sono educatrice di un bimbo autistico frequentante l'ultimo anno della scuola dell'infanzia. Premetto che il bambino a scuola è affiancato dall'insegnante di sostegno o dall'educatrice comunale per tutto l'orario di permanenza a scuola. L'estate scorsa la mamma di S. lo ha iscritto al centro estivo comunale ma il comune non ha fornito l'assistenza totale, per cui la mamma è stata costretta a venire a prendere il bambino anticipatamente rispetto all'orario d'uscita di tutti gli altri bambini. Lo stesso comune ha informato la mamma che se avesse voluto prolungare la permanenza del bambino avrebbe dovuto pagare privatamente l'educatrice (per circa 10 ore a settimana al costo di 15 euro l'ora circa per 4 settimane). Credo che questo violi il diritto allo studio e all'integrazione dei disabili per cui vorrei sapere se esiste qualche norma o qualche legge che possa tutelare questa mamma e il suo bambino datosi che ha necessità di iscriverlo al centro anche quest'anno.
Cordiali saluti
N.


La risposta dell'esperta scuola

Il centro estivo è un servizio erogato dal comune ed è il comune che deve stabilire limiti e vincoli alla frequenza. Se in questo caso il centro non riesce a offrire la piena assistenza al bambino disabile, la madre potrà chiedere all'assessorato ai servizi sociali o a quello alla scuola, chiarimenti circa la delibera che ha istituito il centro. Di solito si tratta di atti pubblici che dovrebbero essere affissi o pubblicati sul sito del comune.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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