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Salve,
ho iscritto mia figlia di 4 anni disabile alla scuola materna che inizierà a settembre 2011.
Vorrei sapere come devo muovermi per richiedere tutto ciò che serve alla bambina.

La bambina ha la tracheostomia, e la peg, è completamente sorda bilateralmente, ha lievi problemi motori, ritardo mentale accompagnato da un comportamento autistico.
Abitiamo in Toscana nel comune di Santa Maria a Monte (PI), sotto il distretto della ASL 5 di Pisa.

Attualmente frequenta il nido 2 ore al giorno, ha una insegnate di sostegno sorda che conosce la lingua dei segni, ha regolare l'abilitazione da parte dell'Ente Nazionale Sordi come assistenza alla comunicazione per bambini sordi.
Ma in più, io devo restare al nido per tutto il tempo, per sopperire all'assenza di personale sanitario, che provveda alla tracheoaspirazione al bisogno e alla somministrazione di acqua via peg.

Visto l'ottima esperienza che stiamo vivendo al nido, ho pensato di proseguire il percorso e quindi ho chiesto che la bambina possa frequentare da settembre la materna per 4 ore, l'intenzione della npi e della logopedista (da me condivisa), è di coprire questo orario per due ore con l'insegnante di sostegno fornita dal provveditorato, e due ore di assistente alla comunicazione,  confermando la persona che già adesso la segue al nido.
Mi dicono però che in base all'accordo di programma, la asl non fornisce personale sanitario che resti a scuola per tutto il tempo che la bambina frequenta, ma è possibile averla solo ad orari precisi da stabilire, per effettuare eventuali operazioni come somministrazione di medicinali o pasti per peg.
Quindi mi prospettano di dover restare a scuola come faccio adesso, io non vorrei ma a mali estremi sono disposta ad accettare, mi chiedo però se il provveditorato accetterà e regolarizzerà in qualche modo la mia presenza.
Ad esempio, per poter restare al nido, il Comune ha dovuto modificarne il regolamento.

Spero che possa aiutarmi, non solo l'unica ad avere questo problema, sono in contatto con altre famiglie, che non hanno potuto usufruire affatto del servizio scolastico, pur avendo fatto regolare domanda, proprio per la mancata assegnazione di personale sanitario e l'impossibilità di essere presenti o accettati a scuola per sopperire al mancato servizio.

Grazie in anticipo.
F.


La risposta dell'esperta scuola


Non conosco l'accordo di programma al quale lei fa riferimento ma di solito la somministrazione di farmaci e/o terapie a scuola è a tempo. Per consentire alla bambina la frequenza della scuola dell'infanzia mi sembra che la soluzione che le hanno prospettato sia ottima. Le confermo che la presenza del genitore non è prevista ed è consentita solo in casi eccezionali e per brevi periodi. Per tutti i casi come il suo è prevista la figura dell'assistente all'autonomia che nella sua formazione ha anche competenze sanitarie di primo intervento. Deve rivolgersi al comune dove si trova la scuola per avere tutte le informazioni necessarie. Probabilmente, non avrà difficoltà a far assegnare l'assistenza alla bambina. Per quanto riguarda il sostegno didattico, è compito della scuola attivare tutte le procedure necessarie per garantirlo per il prossimo anno scolastico. Da quanto scrive, la scuola dovrebbe essere statale e quindi la richiesta di sostegno dovrebbe già essere stata presentata all'Ufficio scolastico provinciale. Si informi se ciò è stato fatto e nel caso, è ancora possibile avanzare la richiesta entro la fine dell'anno scolastico.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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