Buongiorno, lavoro come dipendente pubblico. In base a un ordine di servizio, redatto dal dirigente della struttura, occorre fare la domanda per i tre giorni in base alla L. 104 entro il 20 del mese precedente. Io ho consegnato la domanda il 22, mi è stato comunicato un rapporto disciplinare. Non hanno accettato i ricorsi presentati da me , in cui riferivo i motivi, cioè un ritardo nella comunicazione della data dei controlli ospedalieri di mio figlio per un spostamento dell'unità operativa da un ospedale ad un altro. Gradirei conoscere la sua esperienza per casi simili. La ringrazio sentitamente.
La risposta dell'avv. Colicchia
Buongiorno,
sebbene non ci sia una normativa specifica che disciplini la fruizione dei permessi lavorativi previsti dalla legge 104, è pacifico che le giornate di assenza dal lavoro devono essere indicate in tempo utile al datore di lavoro, in modo tale da consentire la elaborazione di un piano organizzativo al fine evitare eventuali compromissioni del funzionamento dell’organizzazione (Dipartimento della Funzione Pubblica Parere n.13 del 18 febbraio 2008).
Tuttavia, il Dipartimento della Funzione Pubblica, con la circolare 13 del 6 Dicembre 2010 al punto 7, chiarisce che "salvo dimostrate situazioni di urgenza, per la fruizione dei permessi, l'interessato dovrà comunicare al dirigente competente le assenze dal servizio con congruo anticipo, se possibile con riferimento all'intero arco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attività amministrativa".
Orbene non conosco il contenuto dei ricorsi presentati né le eventuali motivazioni con cui gli stessi non sono stati accolti, tuttavia ritengo che se lei è in grado di dimostrare che il ritardo con cui ha presentato la domanda (2 giorni), in verità molto esiguo,( in certi casi dovrebbe prevalere il buon senso) è derivato dal sopraggiungere di una situazione di urgenza non credo che si possa obiettare nulla.
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordiali saluti
Avv. Roberto Colicchia
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