Salve volevo raccontarvi la mia storia per trovare una soluzione. Dal 2009 circa, nel mio appartamento A.T.E.R. ci sono infiltrazioni d'acqua perché all'inquilina del piano di sopra si sono rotte le tubature. Ho effettuato numerose segnalazioni all'ente, corredate anche di foto senza alcun esito positivo. Sono stata costretta a prendere in affitto un'altra locazione affrontandone personalmente le spese (affitto e condominio 450eu). Sto attendendo l'intervento della ASL che sicuramente dichiarerà il luogo non abitabile, soprattutto per chi, come me, ha una grave disabilità a causa di una malattia autoimmune e quindi assume immunosoppressori. Qui, nella mia zona, mi sconsigliano di affidarmi ad un avvocato (è guerra persa in partenza, dicono), tuttavia, la mia paura è che non verrò "risarcita" a dovere, ho paura che dovrò affrontare io le spese per la mobilia e gli elettrodomestici che sono in pessime condizioni e non funzionanti. Sapete darmi dei consigli? A chi dovrei rivolgermi? Sto scrivendo alle persone giuste? Vi assicuro che sono davvero stanca di questa situazione che sto vivendo come sopruso e umiliazione. Grazie
La risposta dell'avv. Colicchia
Egregia Signora, non comprendo inannzitutto se è andata ad abitare in altro alloggio Ater o no. Perché ha dovuto cambiare alloggio, ovvero chi ha autorizzato questo cambio alloggio e per qual motivo.
Detto ciò, a parere dello scrivente, Lei avrebbe dovuto instaurare un procedimento d’urgenza in Tribunale per risarcimento danni, danno temuto, ed eliminazione della cause delle infilitrazioni. Doveva cioè intentare una causa.
Comunque potrebbe redigere un atto giudiziale nei confronti dell’Ater anche senza l’intervento sul luogo dell’Asl (basta un tecnico dell’Ater), con una esplicita richiesta di risarcimento dei danni patiti.
Può contattarmi in privato se ritiene, per maggiori delucidazioni sulla procedura.
Saluti
Avv. Roberto Colicchia
Studio Legale
AVV. ROBERTO COLICCHIA
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