Salve volevo porle una domanda, usufruisco del congedo biennale con la legge 104 art. 3 comma 3, in quanto mia moglie è costretta a letto da 10 anni, lavoro come collaboratore scolastico e mi è stato richiesto di programmare il congedo biennale, volevo gentilmente chiedere se questo si deve necessariamente programmare in quanto, capirà bene,la situazione attuale può generare emergenze come ad esempio un ricovero o una visita improvvise e nel caso come mi devo comportare con la segretaria della scuola in cui lavoro,che come già detto pretende che io programmi i giorni di congedo, la ringrazio per l'attenzione.
La risposta dell'avv. Colicchia
Egregio Signore, premesso che la questione relativa al preavviso di comunicazione o programmazione concordata con il datore di lavoro, non è disposta da alcuna norma codicistica Vi significo quanto segue.
Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali da recente, ha chiarito che la predetta programmazione è possibile, ma deve essere reale e significativo adattare la necessità di buon andamento dell’attività imprenditoriale, con il diritto all’assistenza da parte del disabile. A tal proposito la programmazione dei permessi, deve avvenire verosimilmente a cadenza settimanale o mensile, sempre rilevando che tale programmazione non comprometta sia il diritto del disabile a una effettiva assistenza, sia che l’imprenditore abbia un determinato danno dalla mancata presenza del lavoratore in azienda. Il diritto alla salute deve in un certo senso a parere dello scrivente legale, prevalere sulle esigenze imprenditoriali, tenuto conto sempre di mansioni caratteri e gestione dell’attività lavorativa del dipendente.
Pertanto consiglio di programmare l’attività lavorativa, tenuto conto della situazione di carattere normale ordinario in riferimento alla salute del disabile, ma esplicitamente chiarendo le situazioni di carattere e di natura urgente per la salute dello stesso.
Saluti
Studio Legale
Avv. Roberto Colicchia
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