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Gentile avvocato,
mia zia, oggi 93enne (allettata, necessita di assistenza 24h/24), ha avuta riconosciuta l'invalidità civile totale al 100%, all'età di 81 anni e gli è stata riconosciuta l'indennità di accompagnamento ma non la pensione di inabilità. Mi è stato detto che in luogo della pensione di inabilità, dopo i 65 anni, viene erogato l'assegno sociale ma i requisiti di reddito richiesti (circa 6000 euro annui) sono molto inferiori di quelli per la pensione di inabilità (circa 16000 euro annui) e quindi assai più sfavorevoli e discriminanti per gli ultrasessantacinquenni. Pertanto al patronato le hanno sempre negato la possibilità di fare domanda per l'assegno sociale in quanto il suo reddito ammonta a circa 7000 euro annui. A me questa disparità di trattamento tra invalidi under-65 e over-65 è sembrata ingiusta e ho provato a prendere informazioni da internet. Su un sito, pensionioggi.it, mi dicono che per richiedere l'assegno sociale da invalidità civile non devono applicarsi i limiti di reddito propri dell'assegno sociale (più sfavorevoli) ma gli stessi limiti di reddito previsti per la pensione di inabilità (il che mi sembra ragionevole). Al patronato mi dicono che il sito internet su cui ho trovato queste informazioni non è attendibile e le negano tutt'oggi di fare la domanda dell'assegno sociale. Vorrei sapere chi ha ragione, se il sito internet o il patronato, e se è il caso che mia zia si faccia seguire da un avvocato esperto in legislazione sociale e diritto sociale. Grazie
L.

La risposta dell'avvocato Colicchia

Gentile L.;
per ottenere la pensione di inabilità sono necessari, tra i vari requisiti, il riconoscimento di una inabilità totale e permanente del 100%; stato di bisogno economico; età compresa dal 18° al 65° anno (65 anni e 7 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2016).
Poiché la capacità lavorativa, secondo la normativa, si presume “cessata” al sessantacinquesimo anno d’età non avrebbe più senso parlare di riduzione o azzeramento della capacità lavorativa, dunque è stata prevista la conversione del trattamento in pensione sociale.
Sono pertanto corrette e fedeli al dettato normativo le informazioni fornitele dal patronato cui si è rivolta.
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordiali saluti.
Avv. Roberto Colicchia 

 

AVV. ROBERTO COLICCHIA
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Cell. 329.7014305  Fax  0965.037245
email avvocatodisabili@libero.it

 

 

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